martedì 25 giugno 2013

L'ORATORIO DI ARCORE

Sette anni, uno omaggio della ditta,  e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Un tribunale femminista e comunista ha condannato il povero Silvio per concussione, elevata a costrizione, e prostituzione minorile, al processo Ruby. Pure un annetto in più, oltre la richiesta del PM.
La Santanchè, distrutta dal dolore, ha dichiarato poco fa, in diretta, che ha sentito Silvio e l'ha trovato molto sereno perché in lui c'è la forza della VERITA' che nulla e nessuna sentenza ignobile farà mai vacillare...."Noi, comunque, faremo valere le nostre ragioni." Come?
Assalteranno di nuovo il Palazzo di Giustizia? Ricatteranno la Boccassini, gambizzeranno i giudici? Faranno lo sciopero della fame o della fama e del presenzialismo?

O si dimetteranno tutti, come promesso prima della sentenza? ....
Ma quando mai staccherebbero il culo dalla poltrona! 
Alcune fans di Silvio, mature, ma ancora piene di speranza, aspettano la sentenza tenendo in mano la statuina della Madonna di Medjugorie.....perché faccia il miracolo e la grazia a loro stesse!
Manca solo il divino Othelma, con i suoi riti magici, e Micaela Biancofiore, l’integralista talebana, con le sue logorroiche esibizioni!!
Come dice il mio amico Pino: ma che cazzo di paese è questo...!
Il pensiero va a  Basaglia: per disgrazia o per fortuna… hanno chiuso pure i manicomi!!!

Subito dopo la condanna di Berlusconi, un altro mio amico ha scritto:
“vorrei che si considerasse la vicenda partendo dallo spirito dell'imputato. Cresciuto dai salesiani è facile che abbia, col tempo, elaborato una versione serale dell'oratorio.
Per questo si circondava di tante giovani fanciulle alle quali elargiva due o tremila euro a serata. Giovani, povere e prese spesso dalla strada. Di sera, anzi di notte. Ma solo perchè questi erano i suoi momenti liberi. Un oratorio dunque... un po' spinto al moderno con tanto di discoteca, Ma pur sempre un oratorio.... o no?”
Si, certo, ha ragione il mio amico Fabio. Una sorta di Don Gallo - con tutto il rispetto, l'affetto e la stima per quell'illuminato prete e grande uomo - in chiave epicurea e godereccia.
Nell'oratorio-discoteca di Silvio il Salvatore, come appunto nella Comunità di S. Benedetto a Genova, la sera recitavano il rosario dell'amore mercenario, ripassavano il catechismo-kamasutra, raccontavano le parabole delle nipotine di Mubarak e delle igieniste dentali e raccoglievano le tantissime pecorine smarrite sulla strada di Arcore che, casualmente, porta a Villa S. Martino......pardon, volevo dire "pecorelle" smarrite! 
E' la nuova evangelizzazione, l'annuncio della buona novella, intorno al palo della lap- dance: in quell'oratorio “salesiano” si perseguiva la redenzione dal male, il rinsavimento e la remissione dei peccati.
Lo testimoniano le fedelissime, innocenti Olgettine, tutte a libro paga di tanta generosità e i loro "santi protettori", disinteressati mediatori di grazie e intercessioni presso il mecenate redentore.

Ma, qualche giudice fazioso e comunista, di un tribunale intransigente e giacobino ha sentenziato che lì, nell’oratorio, si realizzava un “sistema prostitutivo” e che Silvio è un concussore ed uno sfruttatore di fanciulle.
Di tanta buona fede, carità e filantrofia…non se n'è "fatto assai persuaso", come direbbe il commissario Montalbano!
24 giugno 2013
                                                               AlfredoLaurano                                                                                                                                                                         


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