venerdì 28 giugno 2013

PARLA PER TE!

A piazza Farnese a Roma, Giuliano Ferrara organizza la manifestazione-pagliacciata “Siamo tutti puttane”, per solidarizzare con il suo padrone Silvio, dopo la condanna al processo Ruby.
Ma che incredibile novità! Che fantastica scoperta! Che inaudita confessione!
Si, è vero: siete tutti puttane, noi lo sapevamo da tempo e Battiato è stato purgato per averlo ricordato pochi mesi fa. E tu, Ferrara, hai diritto a portare la bandiera perché lo sei da sempre e ti sei venduto a tutti!

Questa indecente commedia – non condivisa neanche dallo stesso Berlusconi – ricorda quella delle “mutande” di qualche tempo fa (febbraio2011), allestita dallo stesso Ferrara al teatro Del Verme di Milano, sempre a sostegno del puttaniere e contro l’inquisizione dei PM e i falsi puritani.
Ci deve essere una sorta di idea fissa e ricorrente nella sua mente un po’ pruriginosa: sessuofobia come forma culturale?
Da sempre, si parla e si sottolinea la proverbiale intelligenza del cosiddetto elefantino e condivido. Direi, però, che quel dono di natura l'ha sciupato perché, per volgare opportunismo, l’ha messo al servizio del migliore offerente, del padrone di turno che compra e paga  bene i suoi servi. E non della coerenza e dell’onestà intellettuale.
Dal PCI, peccato di gioventù e di famiglia  - povero padre Maurizio, senatore comunista e direttore dell'Unità, e madre partigiana! -, a Craxi e a Berlusconi.
Da “aborto, no grazie”- lista cattolica-integralista - alla più disinvolta libertà di sesso e di costumi. Un trasformista inverecondo, sempre in soccorso del vincitore e del fattore convenienza.

La sua ex amica Adele Cambria ne ha tentato anche un’analisi psicoanalitica. Sarebbe la sua grassezza a renderlo odioso a se stesso e quindi a portarlo, sapendo di non poter piacere al prossimo, a sfidare gli altri in una guerra preventiva costante, difendendo posizioni insostenibili e sposando la scorrettezza.

Ieri, comunque, nell'arringa difensiva ai quattro sodali puttanieri di piazza Farnese, ha urlato che essere Berlusconi non è reato, ma i dodici anni di condanne fin qui accumulati, per frode, corruzione, compravendita diritti, evasione fiscale, abuso di potere...nonché amnistie e prescrizioni varie, qualche timido dubbio dovrebbero farlo venire...anche alle puttane come lui!

26 giugno 2013                                                     (Alfredo Laurano)


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