Anche le ultime speranze sono tramontate. La
Cassazione conferma i due anni di interdizione a Silvio Berlusconi. Ora il leader
è davvero fuori dai giochi.
Diventa, così, definitiva la pena
accessoria pronunciata nell'ottobre scorso dalla Corte di Appello di Milano,
dopo il ricalcolo ordinato dalla Suprema Corte, a conclusione del processo
Mediaset.
Con
questa sentenza, il Cavaliere (ora perderà anche questo titolo) diventa a tutti
gli effetti incandidabile e
ineleggibile.
Una decisione scontata e coerente con la condanna
principale e definitiva per evasione
fiscale.
Considerato che la richiesta di grazia di
cui si sta occupando la fedelissima Santanchè è solo un pittoresco espediente
propagandistico, che non ha alcuna possibilità di successo, torna in pista la
candidatura di Barbara Berlusconi, alle prossime Europee.
Intanto, tra pochi giorni, il 10 aprile, il
Tribunale di sorveglianza si pronuncerà sull’affidamento in prova ai servizi sociali.
Chi lo salverà stavolta? Renzi, il PD o
Napolitano.
O, forse, Francesco, il papa?
19 marzo 2014 (Alfredo Laurano)
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