giovedì 18 aprile 2013

SILVIO, GRADISCI UN PRESIDENTE?


Non capisco, come altri milioni di italiani, perché Bersani abbia deciso di suicidarsi, candidando, quale scelta da Silvio condivisa, Franco Marini alla presidenza della repubblica. 
Dopo aver detto per oltre un mese NO al governissimo! 

Possibile che non si renda conto che appoggiare invece la candidatura di Rodotà e la sua facile elezione (al massimo, al quarto turno), avrebbe significato il definitivo pensionamento di Silvio Berlusconi, l'allontanamento dell'insidia Renzi, un chiaro segnale di autonomia e cambiamento e una possibile, anzi probabile apertura da parte dei Cinque Stelle per il governo? 

Ovviamente, il condizionamento e le minacce di Berlusconi - che ringrazia e condivide - hanno avuto successo e preludono a chissà quali possibili accordi da classico inciucio da mezza stagione. 
Il PD è spaccato, Vendola non ci sta, Grillo attacca, colpisce e gioisce. I tanti cittadini, che avevano accarezzato un sogno palingenetico con la Gabanelli e Gino Strada, sono delusi e sbigottiti e pronti ad assistere a scissioni, rottamazioni e alla fine del PD. 
Visti i numeri e gli accordi, Marini potrebbe essere eletto al primo scrutinio.
Tra poche ore sapremo, ma resta una domanda: Bersani, perché un nome condiviso da Berlusconi, ma non dal tuo partito? 
Si tratta di ricatto, di un dispetto o di una caduta d'incoerenza per disperazione? O è la paura di andare presto ad elezioni senza più la tua candidatura?
18 aprile 2013 ore 8,30                                        (Alfredo Laurano)



Ore 13,50 - Prima fumata, nera: Marini si ferma a 521 voti. 
E' la conferma del clamoroso autogol di Bersani che, con la sua brillante scelta, ha unito quelli del PDL e frantumato il suo partito e il centro-sinistra. 
E' incredibilmente comico che Berlusca si scelga il candidato e Bersani, per accontentarlo, mandi all'aria il suo partito. In totale trance di autolesionismo sado-maso, si è fatto sbranare dal giaguaro che a lungo ha cercato di smacchiare. Ma potrebbe ancora fare in tempo a salvare baracca e burattini -non perseverando nell'errore- se ascoltasse la piazza, gli umori della gente, i militanti e quelli che davanti a Montecitorio gridano la rabbia, protestano, invocano Rodotà e minacciano di restituire la tessera del partito. 
Glielo ha appena consigliato anche Veltroni. E sicuramente pure Crozza: "Porco boia, siam mica qui per fare un presidente che piaccia a Silvio, agli altri e non a i miei...!"  (A. La.)


....Direbbe ancora Crozza: Giova, mi è venuto un dubbio atroce! Non è che Silvio - di cui son arcinoti gusti, manìe e preferenze... "ti conosco mascherina", diceva infatti pochi giorni fa Bersani - aveva chiesto al PD un candidato condiviso che si chiama Marini ma non Franco... In aula, mi pare che abbia avuto almeno un voto! 
Porco boia, Giova, vuoi vede' che non si son capiti? 



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