giovedì 13 dicembre 2012

12.12.12.

Al di là di qualsiasi considerazione scaramantica che, da sempre , le date palindrome suscitano a livello di superstizione o curiosità (fortuna e sfortuna, cabala, lotto),  il 12 dicembre significa Piazza Fontana, Valpreda, l'omicidio Pinelli e le presunte colpe degli anarchici. 
La prima delle tanti stragi di stato impunite, o mai arrivate a condanne definitive, che per anni hanno alimentato la strategia della tensione, ossia del condizionamento della vita sociale del paese.
L'Italicus, la stazione di Bologna, piazzale della Loggia a Brescia, le bombe in Calabria, a Roma e tanti altri attentati dovevano in qualche modo contribuire a riequilibrare i poteri dello stato e il principio autoritario, messi in discussione proprio dalle tematiche del '68.
Quegli "anni formidabili" - cosi definiti, se non sbaglio, da Mario Capanna - facevano paura perché per la prima volta mettevano in discussione lo status quo, il potere costituito, le gerarchie e i privilegi sul piano culturale, sociale e del lavoro.
Si voleva e si predicava il rinnovamento, un'aria nuova, pulita e libera, una partecipazione più attiva e democratica, una consapevolezza dei propri diritti, una più diffusa presa di coscienza.
Un effetto di ciò, fu proprio la L.300, ossia, lo statuto dei lavoratori del '70.
Con depistaggi e coperture per opera dei Servizi, gli apparati dello stato hanno cercato di limitare e impedire questa deriva "eccessivamente" democratica, fino ad arrivare alle collusioni e alle stragi di mafia e agli attentati a Falcone e Borsellino, uomini delle istituzioni abbandonati a se stessi e non protetti.
Tutto questo, a distanza di decenni,  è ancora, vergognosamente, coperto da misteri e da bugie.
E non dimentichiamo che pure Silvio aveva lo stalliere Mangano, mafioso.


12 dicembre 2012                                            AlfredoLaurano


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