giovedì 9 febbraio 2012

SOTTO UN MANTO DI NEVE , ROMA BELLA M' APPARE...


Gelo e freddo polare, con punte fino a -21°, e le abbondanti nevicate dei primi giorni di questo febbraio,  hanno creato gravissimi problemi e situazioni drammatiche e di  forte disagio per i cittadini, in tutta Italia. Morti, feriti, ingenti danni, zone e paesi isolati, case e persone imprigionate sotto montagne di neve, sospensione dei servizi, di acqua, luce e gas, di treni e trasporti pubblici, blocco del traffico, di strade e collegamenti. Nonostante gli avvisi e le previsioni meteo, diffusi a quattro mani da giornali, radio e televisioni d'ogni genere e misura, non siamo stati in grado di far fronte adeguatamente all'emergenza, con capacità, competenza e necessaria organizzazione. Di fornire aiuti e sicure indicazioni, di intervenire tempestivamente, di evitare tragedie e disperazione.  Ancora una volta, siamo stati colti impreparati.

 Al di là di tutto questo, da approfondire in altra sede e in altro momento, voglio sottolineare la magica atmosfera che ha avvolto Roma in quei giorni. Soprattutto, la mattina di sabato 4 febbraio, quando la città si è svegliata, come per incanto, tutta vestita di bianco. 
Un abito nuovo ed elegante che ha aggiunto altra bellezza a quella già propria e leggiadra, scolpita da sempre nel tempo.
Anche il mio quartiere, come tutti gli altri, ha cambiato faccia, forma e proporzioni. 
Tutto fasciato da un candido manto, diluito in uno strano, inconsueto silenzio. 
Nell’aria, un profumo di pulito. Niente traffico, nessun rumore nelle strade, quasi immacolate, negozi chiusi, poca gente giro. Molti dietro le finestre a percepire un’emozione comune e condivisa. 
La sensazione di trovarsi in un luogo fiabesco e fatato. Di scoprire una realtà sospesa e densa d'attesa, di vivere una dimensione sconosciuta e senza tempo.
Era un'altro borgo, un'altra Roma. Un diverso, ineffabile fascino ammantava l'eterna città, ricamava la sue forme, incorniciava la sua storia!  
 6 febbraio 2012                                                                                        AlfredoLaurano 










 









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