“Quando ci siamo avvicinati a quel
corpicino, gettato in quel fosso è stata subito un’ escalation di atrocità. E’
stato molto triste osservarlo, con quei segni sul collo, i calzoncini abbassati
e senza mutandine, ma la cosa piu brutta è stata, durante l’autopsia,
verificare che la sua morte fu lenta, prolungata e devastante. Pensare alle
sevizie e alle sofferenze che ha dovuto patire, agonizzando a lungo.
E’ sconvolgente privare un bambino di otto
anni della possibilità di crescere, di diventare uomo, di farsi una vita: resta
solo una grande malinconia”.
Questo ha dichiarato,
con evidente commozione, il medico legale
Giuseppe Iuvara a proposito del piccolo Loris, strangolato dalla
psicopatica madre Veronica Panarello, appena condannata a trent’anni.
Le parole di quell’ uomo
- padre, prima che medico legale - turbano la coscienza di ciascuno,
soprattutto quando si ricorda che quella innocente creatura è stata seviziata e
uccisa, con crudeltà, proprio da colei che l’aveva messo al mondo.
Una delle tante indecifrabili
medee che agiscono nella oscura follia di questa contraddittoria società
moderna, come nelle narrazioni fantastiche e tradizionali della mitologia.
20 ottobre 2016 (Alfredo
Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento