No, la colpa non è di Corona,
ma delle migliaia di persone – esaltate, disturbate, affascinate, curiose,
malate, vittime e seguaci – che hanno pagato profumatamente, solo per andarlo a
vedere, sfiorare, toccare in discoteca o in incontri pubblici! Come fosse la
statua di S. Gennaro o della Madonna di Pompei.
Questo pagano simulacro,
però, non fa miracoli! Solo reati.
Vi ricordate quando qualche
anno fa lanciava dal balcone dell’hotel alle sue fans i suoi preziosi slip,
come fossero reliquie?
In pochi mesi, il “santo” con
corona , ma senza aureola e con poco cervello - uscito dopo due anni e mezzo
dal carcere e mandato in affidamento alla comunità di don Mazzi e, poi, al suo
domicilio di Milano - ha raccolto oltre due milioni di euro, in nero, per farsi
vedere in tutto il suo splendore, stringere mani e benedire i suoi fedeli.
Ma
è durato poco l'affidamento in prova ai servizi sociali di Fabrizio Corona. Il
tribunale l’ha revocato e gli uomini della Mobile di Milano lo hanno arrestato
con Francesca Persi, a
cui avrebbe delegato la gestione degli introiti in nero delle sue serate. Un
milione e settecentomila euro, in contanti, trovati nel controsoffitto di un suo
immobile, gli sono stati sequestrati e in un conto in Austria sarebbe stata depositata una somma di oltre un
milione, che gli
investigatori stanno cercando. Anche se sembra difficile possa aver guadagnato tutto questo denaro, solo con delle banali comparsate da fiera di paese.
L'aggravante,
per il re dei paparazzi, è di aver commesso il fatto proprio durante
l'affidamento in prova.
Già arrogante, rozzo, bullo e
prepotente, prima della pesante condanna a 14 anni per estorsione, sembrava
riabilitato, ripulito, pentito e quasi rigenerato, dopo tanta sofferenza, dalla
ritrovata libertà condizionata. Invece, tutto da rifare.
Anche per quelli che l’hanno
sostenuto da Maurizio Costanzo a madonna D’Urso, sempre pronta ad accogliere
nel suo teatrino chiunque abbia bisogno di perdono, aiuto e visibilità. Madre
addolorata, compresa.
Gossip, Tv, giornaletti e
riviste spazzatura possono ora tornare a riproporre fotografie, storie,
dibattiti, storielle e sul come e perché questo fragile, inconsapevole uomo sia
vittima sacrificale di se stesso.
Oltre a lui, comunque,
andrebbero denunciati tutti quei gestori di locali che hanno lo hanno cercato, invitato ed esibito per fare business ed hanno accettato di pagare in nero i suoi
compensi.
Troppo ambiguo e ambizioso
questo personaggio che sta pagando, anche eccessivamente, le sue colpe, per
essere definito e catalogato fra i delinquenti o fra gli imbecilli, forse
perché i suoi limiti culturali superano i propositi di saggezza e le speranze.
Rappresenta, comunque, il
perfetto ritratto di un pezzo dell'Italia, ridicola e mediocre, di cui non
esser proprio fieri. (Alfredo
Laurano)
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