giovedì 20 ottobre 2016

FORZA EMMA

Quella parte di spregevoli commentatori che, il 15 gennaio dell’anno scorso, mostrarono profondo godimento nell’apprendere che Emma Bonino era affetta da tumore, riversandole una valanga di ignobili pensieri e di volgarissime  espressioni, con l’auspicio che il male fosse celere per pesare meno sulle tasche degli italiani, oggi non saranno molto lieti alla notizia che la stessa Bonino ha dato, nel corso della trasmissione di Rai Due Nemo: “Credo di esserne quasi fuori, ho ancora delle verifiche, ma credo che questo antipaticissimo signore, denominato tumore, se ho capito bene se ne sia andato”.
Finalmente, una bella notizia, accolta con gioia, da chi ha rispetto e amore per le persone e per la loro dignità.
Con Bersani, colpito da malore e a rischio vita, gli stessi, o simili, sciacalli - ricordiamolo -avevano fatto anche peggio.

      In quell’occasione, profondamente disgustato, scrissi alcune righe.
Questa piccola donna coraggiosa, sottile ed infrangibile, laica e riservata, da sempre impegnata in prima linea per difendere i valori della solidarietà e della libertà, non appartiene certo a quella schiera di politici che vivono di scandali e corruzione o che derubano gli italiani, né è stata mai sfiorata da sospetti o accuse di reati o di ambiguità.
Non si capisce il perché di tanta violenza verbale nei suoi confronti e, soprattutto, su un argomento, come quello della salute, che dovrebbe lasciare pochi margini al dibattito politico.

E, invece, gli ineffabili professionisti dell’insulto sul web - che ormai dilagano e si riproducono più dei vermi e dei conigli - non fanno sconti, non conoscono il rispetto e non distinguono. Non criticano, non argomentano, non giudicano i fatti e le scelte di chiunque, vomitano soltanto odio e cattiveria.
Non sanno nemmeno separare gli aspetti pubblici e quelli umani di una qualunque persona. Sparano a prescindere, come cecchini mercenari del rancore, del disprezzo e della rabbia repressa: ogni occasione è buona per pubblicizzare la propria gratuita idiozia.
Sono gli analfabeti della convivenza umana, esseri profondamente ignoranti che trovano su Internet il luogo ideale per manifestare la propria pochezza, i loro bassi istinti, la loro personalità deviata. Per socializzare all’incontrario. Spesso nell’anonimato.
Bonino a parte, ciò vale sempre, vale per tutti e per ogni argomento; per ogni evento o personaggio che si affacci in qualche modo alla ribalta della rete o della stampa.
Un insulto, una parolaccia, uno schizzo di veleno non si nega mai a nessuno.

Tutto ciò non fa che denunciare profonda frustrazione, insoddisfazione e scarsa connotazione di umanità e porta alla necessità di individuare, sempre e comunque, un nemico da oltraggiare, senza distinzioni, senza mediazioni.
E nella costruzione del nemico a prescindere, questi vigliacchi bulli da tastiere trovano la prova ontologica della propria esistenza.
 In caso contrario, il loro fallimento sarebbe troppo fragoroso.  

19 ottobre 2016 (Alfredo Laurano)

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