Carissime Giulia, Viola e
Giuseppina, ho avuto modo di leggere il lungo scambio che avete strenuamente
sostenuto con quella banda di quattro straccioni di intellettuali da discount,
dozzinali e mal riusciti, che, agli ordini del “Ebbete Marchese”, hanno
cercato, inutilmente, di deridervi, umiliarvi e affondarvi, dall’alto della
loro protervia e supponenza. Ma non ci sono riusciti quei miserabili accattoni
a saldo e al soldo culturale del santone patafisico!
Voi siete state gagliarde, puntuali,
determinate, eccezionali e gliene avete cantate di ogni tipo e colore. Tutta la
mia stima.
Resto, tuttavia, sempre più
sorpreso dal tanto livore e dall’arroganza che quella banda di semi falliti
culturali riesce ad esprimere con tanta tracotanza contro tutti, contro tanti
artisti e intellettuali veri - che non hanno il marchio della presunzione - e
contro tre intelligenti donne che avrebbero senz’altro preferito occuparsi
delle loro letture camilleriane e dei loro affari personali.
Mal gliene incolse, comunque,
a quegli Ebbetini montati che ruotano intorno al loro più montato Guru,
come tanti adoratori acefali di sette
pseudo religiose, soggiogati e sottomessi, che perseguono forme di
indottrinamento integralista, falsamente laico. Montati perché sembrano
pre-costruiti in scatole di assemblaggio, come i mobili di Ikea. Ma non hanno
tutte le viti, le staffe ed i bulloni a posto e, quindi, oscillano, sono privi
di equilibrio e non stanno in piedi.
Sono dei poveracci che non
conoscono il dialogo, il rispetto, il diritto di ciascuno di scegliere e di
avere un’opinione.
Sono dei fac simile di
aspiranti giudici da due soldi, capaci solo di indossare la toga del
pregiudizio culturale, di sparare offese e insulti nel mucchio, di accusare,
sentenziare e condannare.
Ma Voi, partigiane della
ragione e del buon senso, li avete incalzati, distrutti e rovinati. Brave!
26 ottobre 2016 (Alfredo
Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento