Una squallida esibizione di sessismo e volgarità, che si aggiunge ai continui
incitamenti all'odio e alle discriminazioni da parte di certi rozzi personaggi
che appartengono alla mediocrità politica di questo Paese.
"Sul palco c'è una sosia della Boldrini!". E sul
palco del comizio di Salvini, a Soncino (Cremona), appare una bambola
gonfiabile. Piovono insulti, risate e commenti da ubriaconi d'osteria.
Non è uno scherzo da colpo di calore o una trovata goliardica,
come qualcuno dice, Non è la critica a ciò che fa o dice la Presidente della
Camera.
Il punto è che quando si arriva a paragonare una donna,
qualsiasi donna, a un oggetto di plastica coi buchi, che qualche misogino,
affetto da turbe maniaco-sessuali, usa come feticcio o come giocattolo sessuale
con cui masturbarsi a piacimento, significa che si è superato lo schifo e la
vergogna.
Posso solo immaginare cosa avrebbe risposto un'altra
presidente del passato, che si chiamava Nilde Jotti, a un ciarlatano padano,
distinto da tanta pochezza intellettuale, umana e culturale come il razzista
legaiolo.
(Alfredo Laurano)
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