La
Gioconda di Leonardo, la Primavera del Botticelli, il Giudizio Universale di
Michelangelo, il Guernica di Picasso, i dipinti di Piero della Francesca, di
Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Monet e Van Gogh, le sculture di Canova e
Bernini: tutto questo, e tanto altro ancora, viene in mente quando si parla o
si pensa all’arte visiva. All’arte classica, storica, tradizionale, che si
conserva, si ammira e si protegge nei musei o nelle chiese. Opere incredibili,
di genio e ingegno, senza prezzo, senza tempo e senza scadenza culturale. Sono
patrimonio e orgoglio dell’umanità.
Poi, c’è l’arte moderna e, soprattutto,
contemporanea: quella, per esempio, delle Installazioni.
Per Installazione si intende un genere di
arte visiva sviluppatosi nella sua forma attuale, a partire dagli anni
settanta.
E’ una rappresentazione in genere tridimensionale che comprende vari
elementi: strumenti, oggetti e forme espressive di qualsiasi tipo, collocati in
un determinato contesto e che si integra con l’ambiente in cui l’uomo vive.
E’ il confronto tra spazio estetico e
spazio sociale - dicono gli esperti - la possibilità, cioè, che l'arte possa
configurarsi come una dimensione della storia, mirando a stabilire una certa
equivalenza con il mondo che la circonda.
L’installazione, di solito monumentale,
poliedrica e composta, è in grado di far vivere allo spettatore un'esperienza
surreale e multi-sensoriale, facendolo diventare tutt'uno con le componenti
artistiche di cui si forma.
E’ divenuta occasione di sintesi di linguaggi
e mezzi espressivi diversi, dai più tradizionali a quelli tecnologicamente più
avanzati, comprendendo materiali grezzi o manipolati, elementi meccanici o
elettrici, video, componenti sonore o musicali, immagini computerizzate
interattive.
Può essere creata o riproposta in spazi
espositivi differenti e particolari, sia permanenti che temporanei, all’interno
di una galleria, in un parco o in una piazza, subendo eventuali adattamenti,
che non alterino, però, le relazioni tra le varie parti e il senso generale
dell’opera.
Partendo da lì, l'installazione è uno dei
mezzi più originali di espressione per l'arte contemporanea, attraverso l'opera
di molti artisti che, con tecniche diverse e per vie differenti, propongono una
loro visione del mondo.
Qualche esempio? La celebre ruota di
bicicletta, il tetto di ombrelli colorati sulla strada in Portogallo, l’enorme
maglia d’acciaio sospesa di tre
tonnellate, la facciata di palazzo che scivola, lo scolabottiglie, l'orinatoio
o la recentissima passerella di Christo sul Lago d’Iseo.
Più di 3mila persone si sono riunite ieri,
9 luglio, e hanno posato nude e completamente dipinte di blu per le strade in
una cittadina del nord del Regno Unito, per l'ultima installazione dell'artista
americano Spencer Tunick, dal titolo “Mare di Hull”.
Tutti i partecipanti sono stati colorati
con una speciale vernice di colore bluastro per ricordare le diverse tonalità
del mare.
Anche
questa è arte. Dicono.
10
luglio 2016 (Alfredo Laurano)
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