"Amava
divertirsi e fare festa, era ossessionato dal sesso, non parlava mai di
religione. Andavamo a ballare insieme, abbiamo fatto lo stesso corso di Salsa per
imparare e continuavamo a frequentarci nelle serate".
Lo dichiara James Kone, 29 anni, amico nizzardo del killer
stragista di Nizza, tale Mohamed Lahouaiej, che ha falciato con un grosso camion,
come in un criminale gioco di ruolo online, 85 vite umane. Una personalità,
sicuramente, complessa e indecifrabile.
Insomma, per farla breve, quel mostro che ha inorridito il
mondo non era certo un martire jihadista, un devoto di Allah e di Maometto, un
uomo bomba pronto a farsi saltare in aria per la fede.
Era, al contrario, un gaudente vitaiolo, un depravato, un
gran libertino ammaliatore e anche un bel ragazzo, che aveva successo: poteva
sedurre sia ragazzine, che donne mature: alcol, droga e molti amanti, in una vita dissoluta da vizioso, anche
secondo gli inquirenti di Parigi.
Un vero edonista - per gli amici Momo - quello raccontato,
nel dettaglio, dal compagno di rimorchio e d’avventura, che non si faceva mancare
niente. Nemmeno vari problemi psichiatrici e familiari, con moglie e tre figli
a carico.
Si fa, allora, più forte la domanda: ma uno così, con tale fama
e ritratto di bon viveur, che faceva palestra, che amava le donne e la bella
vita, che mangiava carne di maiale, che non aveva nulla del musulmano praticante,
penitente e integralista, perché mai avrebbe dovuto compiere quella assurda
carneficina? Sapendo, peraltro, che non l’avrebbe fatta franca, che sarebbe
stato certamente ucciso?
Perché chiudere e far cessare quella sua vivace vita da playboy
impenitente e quella dei tanti innocenti che ha massacrato?
Perché passare, all’improvviso, dalla Salsa in discoteca
alla Jihad sulla promenade, con un camion vuoto di gelati? Per distribuire ad
altri la propria latente rabbia esistenziale e la segreta infelicità di fondo, prima
di suicidarsi o farsi ammazzare?
Pazzia, delirio, paranoia, schizofrenia? O il perverso
effetto di pesanti droghe, con tanto di allucinazioni collaterali, dovute anche
a un lontano e poco ardente fanatismo religioso di falso venditore di gelati?
(Alfredo Laurano)
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