Rosicando nelle
vie della miseria di chi s’industria per arrivare a fine mese o per poter
mangiare qualcosa, almeno una volta al giorno, magari alla Caritas, su La 7,
l’altra sera, si è raccontata, con un pizzico di ironia e tanta disinvoltura,
una non comune e altamente educativa pagina sul lusso.
Anche nella
campagna toscana è tempo di vendemmia e scopriamo che chi può nel vino ci si
immerge. Come faceva Cleopatra, alternandolo al latte d’asina.
In una elegante
vasca, vengono versate almeno una decina di pregiate bottiglie, forse di
Brunello, al prezzo non inferiore euro ai 25-30 euro l’una. La fortunata
bagnante, ricca o mantenuta, si lascia avvolgere da quel nettare e dai suoi
polifenoli ed antociani. La pelle si rinnova e rimanda l’incontro con il
chirurgo estetico e col botox.
.
Natura non solo
sul corpo, ma anche nel piatto.
A Milano, quelli
che contano mangiano Vegano: semi, crisantemi, petali di rosa e un po’ di fumo
all’interno della composizione gastronomica, per stupire, conducono alla “porta
del paradiso” (nome aulico del piatto stellato), da 25 euro. Un grande chef ne spiega il banalissimo
procedimento.
Vi sono anche,
come sfizio, i piccoli bignè vegani da 15 euro l’uno. Qualche famiglia, con
quella cifra, ci mangia in quattro.
Tornando ai
segreti di bellezza, a pochi chilometri dalla capitale, c’è chi al vino
preferisce gli olii essenziali.
In un famoso
hotel per nababbi (Boscolo), dove la suite presidenziale costa dai 4 ai 12mila
euro a notte, sono pronti a coccolare altre fanciulle baciate dalla sorte o da
principi e sultani.
Qui le ostriche
non le mangiano, ma ne spalmano la polpa sul viso, con una specie di siringa.
Come si fa col silicone. Trattamento speciale a soli 600 euro e passano le
rughe e la paura.
E per i nostri
amici a quattro zampe?
Non potevamo
certo dimenticarli: niente volgari ossi per il cane di lusso, ma un piatto
gourmet con pasta di Gragnano in bianco, rifinita intorno a una squadrata
tartare di chianina, composta, guarnita ed elegantemente presentata. Se no il
ricco cane ci rimane male: ci tiene molto anche alla forma e all’apparenza!
Siamo al
Falconiere di Cortona e questo raffinato assaggino - circa un boccone - costa
quasi trenta euro.
Lo stesso prezzo
di un intero sacco di crocchette, con cui un cane povero o normale ci va avanti
un mese.
Pure i cani
dovrebbero imparare a fare la lotta di classe.
(Alfredo Laurano)
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