Ci
risiamo. Dopo i manichini con la divisa giallorossa impiccati, le banane alle
scimmie nere, le svastiche, gli insulti e i cori razzisti, un manipolo di barbari,
pseudo tifosi lazialesi, hanno imbrattato la curva sud, "casa"
abituale dei nemici romanisti, con adesivi inequivocabilmente razzisti.
Un disgustoso
campionario della vergogna: "Romanista ebreo", "romanista Aronne
Piperno", quello del Marchese del Grillo, e ancora immagini di Anna Frank
con la maglia della Roma, già comparse alcuni anni fa in giro per Roma. Tutto firmato
dal gruppo ultrà laziale degli Irriducibili, “stupiti da tanto clamore, in un
contesto di goliardia"
Pensare
che i fedelissimi abbonati in curva nord non avrebbero nemmeno dovuto esserci
allo stadio, dopo la chiusura della curva stessa per gli insulti ai giocatori
del Sassuolo: sono potuti entrare soltanto grazie a una mossa decisa dall’ineffabile
Lotito, che, grazie alla sospensione degli abbonamenti ha potuto concedere i
biglietti della curva "rivale" ai suoi stessi ultrà, alla cifra
simbolica di un euro. La Figc ha aperto un'inchiesta per verificare le responsabilità
della società Lazio, che rischia una nuova e più pesante squalifica.
È
inconcepibile che un esiguo numero di sconsiderati possa provocare clamorosi danni
d'immagine e materiali a una società di calcio che, pure, ha qualche
responsabilità.
Certo,
questi quattro latitanti della ragione e della lealtà sportiva, che
squalificano un’intera categoria di appassionati, non sono affatto “normali”,
non sono affatto tifosi, né sportivi, né amanti del pallone.
Sono
una banda di razzisti, di repressi, di ignoranti, di incapaci, di falliti, di
fascisti da stadio e da tribuna. Sfruttano la curva come campo di battaglia,
per colpire, per menare, per sfasciare, per condurre la guerriglia fra teppisti.
E
non sono gli unici: queste spennate aquile laziali non volano nei cieli, ma ristagnano,
in buona compagnia, nelle fogne degli stadi di buona parte d’Italia.
Usare
quel nome e quell’immagine di Anna Frank - di cui sicuramente ignorano la storia ed i tormenti - per
insultare i romanisti è qualcosa di spregevole di cui dovrebbero vergognarsi a
vita, se solo conoscessero il senso del rispetto e della dignità.
(Alfredo Laurano)
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