"Maccarone, tu m'hai
provocato e io ti distruggo!", dice il mitico Alberto Sordi, alias Nando
Meniconi, nella fantastica sequenza del film "Un americano a Roma",
mentre si accinge a divorare un enorme piatto di spaghetti.
Questa scena immortale può ben
rappresentare il Word Pasta Day, la giornata dedicata al piatto italiano per
eccellenza, che si celebre oggi nel mondo.
E noi italiani, oltre ad
essere poeti, santi, artisti e navigatori, siamo fieri di essere anche, e non
solo, "pizza, spaghetti e mandolino", in una felice, quanto
bistrattata sintesi del concetto di felicità.
Siamo anche il Paese del sole
e dell’amore, ma quello che ci rende inconfondibili è proprio la nostra inimitabile
tradizione culinaria.
La nostra pasta si lega con
facilità a diversi prodotti e stili di cucina del mondo, ha un costo accessibile,
la sua produzione è sostenibile, non offende popoli o diverse religioni, si
sposa con tantissimi ingredienti, anche con scelte vegetariane e vegane.
La pasta è l'alimento
democratico e semplice per eccellenza!
Si macina il grano, si ottiene
la semola, si unisce l’acqua e il gioco è fatto.
3.2 milioni di tonnellate è la
quantità di pasta che l'Italia, leader mondiale del settore, riesce a produrre
in un anno, seguita da Usa, Turchia e Brasile.
In Italia, operano attualmente
139 pastifici.
Ne esistono 200 formati
diversi.
Come piatto simbolo della
Giornata della Pasta 2017 è stato scelto lo spaghetto al pomodoro, un piatto sano,
semplice, gustoso, buono sempre e profumato, che gratifica il palato e tutti i
sensi e mette di buonumore.
Per questa edizione - dopo New
York, Rio de Janeiro, Roma, Città del Messico, Istanbul, Buenos Aires e Milano e
Mosca nel 2016 - come capitale del World Pasta Day è stata scelta San Paolo il
primo paese del Sudamerica per produzione.
Sono in programma tante
iniziative in Italia, tra cui quella di 12 Regioni che hanno donato alle mense
Caritas tredici tonnellate di pasta, per circa 160mila pasti.
Oltre all’Italia
parteciperanno a questa iniziativa anche tanti altri produttori del resto del
mondo che tutti insieme garantiranno oltre tre milioni di piatti per combattere
la fame.
(Alfredo
Laurano)
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