Ma che
bella famiglia!
Al convegno sulla famiglia tradizionale, da non confondere con
quella geneticamente modificata, ha partecipato, seduto dietro Maroni e il
casto Formigoni, anche don Mauro Inzoli il prete di Comunione e Liberazione,
indagato per pedofilia, che l’estate scorsa era stato raggiunto di un
provvedimento di Papa Francesco:
“In considerazione della gravità dei
comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don
Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segni
di conversione e di penitenza".
Quale luogo più adatto di quello per espiare
le sue colpe? Per mostrare il suo certo pentimento?
In un incontro dove si parla di educazione,
di genitori e figli, di ragazzi, di rispetto, un probabile pedofilo sembra
l'ospite più giusto, più esperto e competente in tema di adolescenza e pubertà.
Perché lì si respira un sereno clima per
niente omofobo, che crede nei valori, nel sano integralismo cattolico, ben
diverso - non so quanto - da quello islamico.
Anche se, uno studente che ha cercato di dire
il suo pensiero è stato "vivacemente" allontanato dal microfono e
insultato dal solito La Russa.
Lì, si santificava la famiglia, mica le
diversità o la libertà di pensiero!
A far
la guardia, chissà quante "sentinelle in piedi" c'erano, ma non si
riconoscevano perché erano sedute!
19 gennaio 2015 (Alfredo Laurano)
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