Vittorio Sgarbi,
il sacro vate dei salotti dell'effimero, il profeta che sussurrava alle capre,
è tra i 23 indagati di un'inchiesta condotta dai carabinieri del Comando Tutela
Patrimonio Artistico su una presunta associazione a delinquere, finalizzata
alla ricettazione e commercializzazione di opere d'arte contraffatte.
Il critico
d'arte avrebbe autenticato diverse opere false.
Due persone sono
finite agli arresti domiciliari.
Secondo gli
investigatori, sul mercato lecito dell'arte contemporanea sarebbero state
immesse numerose opere d'arte contraffatte, corredandole di fraudolente
certificazioni di autenticità, attribuite al celebre artista marchigiano Gino
De Dominicis - riconosciuto come uno degli autori più importanti dell'arte italiana
del secondo dopoguerra con quotazioni sempre più in rialzo sul mercato - e, in
misura minore, ad altri maestri dell'arte contemporanea.
La vicenda ruota
attorno alla fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma, presieduta da
Vittorio Sgarbi. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per
delinquere, contraffazione di opere d'arte e ricettazione.
Nel corso
dell'indagine sono state sequestrate 250 opere contraffatte ed è stato
individuato il locale adibito a laboratorio dove sono state trovate opere con
tutto il materiale idoneo alla produzione di falsi.
Le capre sono
sconvolte! Ed io con loro.
Ma quanto mi
dispiace! (che non l'abbiano arrestato).
(Alfredo Laurano)
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