Al di
là delle accuse di facili suggestioni, congetture e complottismo, ci sono
argomenti che vanno trattati con una certa attenzione e equidistanza, senza
considerare, a priori, tutti ciarlatani o visionari. Soprattutto, quando la
comunità scientifica non si è ufficialmente espressa. Le scie chimiche sono un
argomento fra i più discussi in rete.
Perché tanti aerei, anonimi, rilasciano nel
cielo tonnellate di particelle chimiche in lunghe scie che disegnano arabeschi
e offuscano l'azzurro?
Secondo alcuni sarebbero normali scie di
condensa di normali aerei in normali rotte di linea incrociate! Ma ci sono foto
e filmati di scie chimiche che non escono dai motori.
E
perché alluminio (patologie neurologiche) e bario (patologie muscolari/cuore)
sono abnormemente presenti nei cibi, vini e acqua, nel terreno e nel nostro
corpo?
Secondo l’ISDE (Associazione Medici per
l’ambiente), sono scie chimiche, cioè di polveri di bario, alluminio, ma anche
di polimeri, scaricate a migliaia di tonnellate in tutti i cieli del mondo da
aeroplani appositamente attrezzati.
I governi, interpellati sull’argomento da
singoli cittadini o da loro associazioni, hanno in genere, ignorato le domande
(Italia, Francia), oppure, hanno fornito risposte vaghe, quali “fanno parte di
studi per contrastare l’effetto serra” (USA) o “fanno parte di studi per
contrastare il terrorismo” (Germania).
In
realtà, servirebbero per controllare il clima a proprio piacimento.
Una superarma che consentirebbe di
annientare tutti gli attacchi missilistici e mettere in ginocchio qualsiasi
paese, scatenando violenti cambiamenti geofisici.
Il Generale Fabio Mini, già Comandante
della Forza Nato in Kosovo, parla del sistema militare statunitense HAARP di
manipolazione ionosferica: “…impadronirsi del clima, perché la guerra ambientale globale è
già cominciata. Si distrugge la natura per annientare il nemico. Nessuno crede
più che un terremoto, un’inondazione, uno tsunami o un uragano siano soltanto
fenomeni naturali. Armi ad onde elettromagnetiche sono capaci di provocare
alterazioni della ionosfera, nonché surriscaldamento e raffreddamento di masse
gassose, liquide e solide e quindi di indurre e pilotare cataclismi
atmosferici, fino a determinare variazioni climatiche permanenti”.
Essere in grado di controllare il clima
equivale a possedere un arma di distruzione di massa infinitamente più potente
ed efficiente delle armi nucleari: le armi nucleari distruggono e contaminano
con le radiazioni tutto ciò che ricade nel loro raggio d’azione, mentre una
siccità, un’alluvione, un ciclone distruggono “solo” gli esseri viventi e le
loro attività, lasciando intatte le risorse, a disposizione dei “signori del
clima”.
Inoltre possono essere utilizzate senza il
consenso dell’opinione pubblica.
Ovviamente queste polveri immesse nell’aria
sono molto dannose per la salute.
Tutte producono problemi all’apparato
respiratorio: i polimeri sono filamenti di silicio, e respirare il silicio
provoca la silicosi, le polveri di alluminio, in un breve periodo, hanno
effetti negativi sulla memoria e sulla capacità di concentrazione, mentre, in
tempi più lunghi, producono sintomi simili a quelli dell’Alzheimer. Le polveri
di bario producono stati di spossatezza (in quanto fanno contrarre i muscoli),
inibiscono il sistema immunitario aumentando così le probabilità di ammalarsi.
Con i pesticidi e le onde elettromagnetiche
per la telefonia, queste scie chimiche sono da anni sul banco degli imputati.
Hanno la caratteristica di permanere in
cielo a lungo e tendono ad espandersi, creando una nuvolosità artificiale
e innaturale. Alcune hanno un aspetto bizzarro, sembrano quasi dei merletti!
Spesso
i passaggi aerei avvengono in modo da creare un reticolo di scie che
non può essere casuale, ma è sicuramente fatto ad arte per ottenere una
copertura più uniforme del cielo. Le sostanze rilasciate, ricadono sul terreno,
vengono respirate dalla popolazione e si depositano.
Tutta questa attività pare sia collegata
a progetti militari per il controllo del clima: il problema è stato
segnalato anche al capo dello stato nell’aprile 2010 ed è stato oggetto
di numerose interrogazioni parlamentari, ma le risposte sono state
vaghe, in quanto la materia è regolata da specifiche disposizioni di legge
(V. Blog http://cieliliberi.blogspot.it/ di Vittorio
Iori, che ringrazio per la consulenza e la documentazione).
Alcuni media, come la rivista “Focus” o
trasmissioni televisive come “Mistero” e “Voyager” si sono spesso occupate
dell’argomento, prospettando scenari e ipotesi inquietanti. Ma il fenomeno è
ancora troppo poco conosciuto e molto spesso, segnalandolo, si riscontra
scetticismo o poco interesse.
Forse
perché la scienza moderna rispecchia gli interessi sociali dominanti, condivide
lo sfruttamento della natura e dell'uomo a fini di profitto.
Questa complicità avviene in molti casi per
omogeneità culturale o per coinvolgimento in progetti specifici, spesso di
carattere militare. Anche perché lo scopo di queste scie non deve essere
necessariamente uno soltanto. I vantaggi nel loro impiego sono diversi e
spaziano in diversi campi: da quello militare a quello sociale, da quello
economico a quello politico.
A dirigere le fila di queste operazioni
potrebbero essere alcune multinazionali oppure qualche governo: un'ipotesi non
esclude necessariamente l'altra.
Se, ad esempio, un determinato Stato è
l'artefice di queste operazioni, non è detto che sia anche l'unico a
finanziarle. Chiunque possa trarre vantaggi da operazioni simili è ovviamente
interessato a sostenerle anche economicamente: società private o statali, lobby
farmaceutiche, banche o multinazionali.
E' evidente che l'alto costo di queste
operazioni (si parla di migliaia di voli al giorno in tutto il mondo) è
contrappesato da un ingente guadagno.
Da notare, inoltre, che se si trattasse di
operazioni a fin di bene, se ne parlerebbe a gran voce: questa
coltre di omertà e di disinformazione sempre più capillare, invece, lascia
dedurre che gli scopi di queste scie siano poco rassicuranti.
Le scie chimiche sono una vera e propria
minaccia per la nostra salute e sarebbe il caso che se ne parlasse chiaramente
in Parlamento e che i media facessero una corretta informazione sull'argomento.
Anche se Obama, sembra, consideri la geoingegneria (ingegneria climatica), come
un mezzo per combattere il cambiamento del clima causato dalle emissioni di
carbonio e gas serra e per ridurre la temperatura.
E le
scie dovrebbero servire, quindi, a respingere i raggi del sole. Sarà così?
(Alfredo Laurano)
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