Ne ha combinata un’altra!
"Questa
è casa vostra". A sorpresa Papa Francesco
ha invitato nel pomeriggio di ieri 150 senzatetto a visitare la Cappella
Sistina. Solo pochi giorni fa, aveva fatto allestire e inaugurare, per loro,
bagni e servizi di barbiere, accanto al colonnato.
I
clochard erano arrivati da poco quando, alle 17, si è affacciato Francesco che ha
stretto le loro mani, una per una, dando il benvenuto. Divisi in tre gruppi,
ciascuno con una guida e gli auricolari per seguire le spiegazioni, hanno
percorso l'itinerario che Francesco compie ogni giorno per raggiungere il
Palazzo Apostolico, prima di arrivare ai Musei.
Dopo aver definito la visita "una
piccola carezza" per gli ospiti, ha aggiunto: "Pregate per me. Ho bisogno della preghiera di persone come voi"
e ha invocato la benedizione: "Che
il Signore vi custodisca, vi aiuti nel cammino della vita”.
Si è poi intrattenuto
con gli ospiti per oltre venti minuti, regalando loro uno straordinario,
inatteso momento d'importanza.
Nessuno lo dimenticherà e lo conserverà tra le
poche cose belle e di valore della propria difficile esistenza.
Dopo l'incontro, la visita guidata alla
Cappella Sistina e verso le 18 al posto di ristoro dei Musei Vaticani, gli
ospiti speciali, sbalorditi e confusi, hanno consumato una cena.
Tutti
hanno gioito e gradito e non hanno nascosto lo stupore e l’ammirazione per
qualcosa che non avevano mai visto. Lo hanno detto in tutti i modi nelle brevi
interviste raccolte, all’uscita.
Qualcuno ha esclamato: “Che genio Michelangelo!” ma forse voleva dire “che genio ‘sto Francesco”.
Qualcuno ha esclamato: “Che genio Michelangelo!” ma forse voleva dire “che genio ‘sto Francesco”.
Da tempo, anzi, dall’inizio del suo
pontificato, Francesco sta cercando di trasmettere il messaggio dell'umiltà. Non
per niente ha scelto quel nome.
Continua a predicare la bontà, la
fratellanza, l’uguaglianza e i più nobili valori e a condannare abusi,
privilegi, violenze e discriminazioni e il vile mercato del denaro. Ma fa anche
i fatti, come questo, come tanti, forse più importanti, che in questi due anni
abbiamo visto e conosciuto.
Di recente, però, ha anche detto che, “a
sensazione” il suo pontificato non durerà a lungo, suscitando un’infinità di
dubbi, di domande, di ipotesi e pensieri, sia nel mondo cattolico che in quello
laico.
Percezioni, segnali, timori inconfessati che
preludono a possibili, forzate o indotte dimissioni? Avvisi velati o palesi da
più fronti? Si sente minacciato, insicuro, in pericolo?
E’ senza dubbio un papa scomodo, difficile,
determinato, coerente col Vangelo, ma non con il Vaticano e i suoi misteri.
Sorprendente, imprevedibile e
incontrollabile. La sua spontaneità, le sue iniziative, così poco protocollari,
i suoi messaggi, la sua capacità comunicativa e popolare lo fanno amare anche
da chi non frequenta e non pratica la fede.
Ma dà fastidio a molti, all’apparato, perché
mette in discussioni poteri e privilegi secolari. Senz'altro la sua
quotidianità non può esser serena.
Non è
molto prudente ed è un facile bersaglio.
27 marzo 2015 (Alfredo Laurano)
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