venerdì 24 maggio 2019

UNA BELLA NAVE CARICA DI SPERANZA


“Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”
E’ il modo migliore per ricordare la strage di Capaci in cui persero la vita 27 anni fa il giudice Giovanni Falcone, la moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e gli agenti della sua scorta.
Arrivata a Palermo la Nave della legalità, con all'esterno le grandi foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - due eroi, nella memoria di tutti, due esempi, nel messaggio che la scuola vuole custodire e trasmettere ai cittadini di domani -  con a bordo 1.500 studenti. 
Salpata ieri dal porto di Civitavecchia e salutata dal presidente Mattarella - che ha affermato: “Voi ragazzi assumete un compito importante. Imbarcandovi in questa Nave della legalità, compiendo la traversata, sbarcando a Palermo, lanciate un messaggio: la mafia sarà sconfitta, sarà debellata definitivamente” - dopo una notte di navigazione, è giunta nel capoluogo siciliano, per partecipare alle cerimonie in programma per l’anniversario.
Al grido di "Giovanni e Paolo" gli studenti sono scesi dalla nave. Ad attenderli sul molo molti studenti delle scuole di Palermo, Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della Fondazione Falcone, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
"Noi la mafia non la vogliamo", urlano i giovanissimi. Molti gli striscioni che gli studenti hanno appeso sulla nave: da "La giustizia è il seme della libertà, facciamola crescere con noi", a "Gli uomini passano, le idee restano" e "Sogno una nazione senza corruzione questa è l'ambizione della mia generazione".
A tutti loro, si sono unite le voci e le iniziative di oltre 70.000 ragazzi che, in tutta Italia, hanno partecipato alle iniziative contro le mafie, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia, promossa dal ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone.
Un appuntamento che si rinnova ogni anno, al di là delle chiacchiere, delle polemiche e delle passerelle di politici. 23 maggio 2019 (Alfredo Laurano)




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