“Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a
camminare sulle gambe di altri uomini”
E’ il modo migliore per ricordare la strage di Capaci in
cui persero la vita 27 anni fa il giudice Giovanni Falcone, la moglie, il
magistrato Francesca Morvillo, e gli agenti della sua scorta.
Arrivata a Palermo la Nave della legalità, con all'esterno
le grandi foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - due eroi, nella memoria
di tutti, due esempi, nel messaggio che la scuola vuole custodire e trasmettere
ai cittadini di domani - con a bordo
1.500 studenti.
Salpata ieri dal porto di Civitavecchia e salutata dal presidente Mattarella - che ha affermato: “Voi ragazzi assumete un compito
importante. Imbarcandovi in questa Nave della legalità, compiendo la
traversata, sbarcando a Palermo, lanciate un messaggio: la mafia sarà
sconfitta, sarà debellata definitivamente” - dopo una notte di
navigazione, è giunta nel capoluogo siciliano, per partecipare alle cerimonie
in programma per l’anniversario.
Al grido di "Giovanni
e Paolo" gli studenti sono scesi dalla nave. Ad attenderli sul molo
molti studenti delle scuole di Palermo, Maria Falcone, sorella di Giovanni e
presidente della Fondazione Falcone, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
"Noi
la mafia non la vogliamo", urlano i giovanissimi. Molti
gli striscioni che gli studenti hanno appeso sulla nave: da "La giustizia è il seme della libertà,
facciamola crescere con noi", a "Gli uomini passano, le idee
restano" e "Sogno una nazione senza corruzione questa è l'ambizione
della mia generazione".
A tutti loro, si sono unite le voci e le iniziative di
oltre 70.000 ragazzi che, in tutta Italia, hanno partecipato alle iniziative
contro le mafie, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia, promossa
dal ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone.
Un appuntamento che si rinnova ogni anno, al di là delle chiacchiere,
delle polemiche e delle passerelle di politici. 23 maggio 2019 (Alfredo Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento