Febbre
da shopping. Sconti pazzi, file alle casse, acquisti compulsivi, quasi moralmente
obbligatori: è in onda il Black Friday, una giornata e una settimana in cui è
possibile fare affari e pregustare i saldi post-natalizi, grazie ad offerte, a
volte convenienti, a volte meno, sui prodotti tech (giochi elettronici, elettrodomestici,
notebook, televisori, fotocamere, smartphone), ma non solo: sono comprese un po’ tutte le
categorie merceologiche, prodotti per la casa, abbigliamento, arredamento, gadget,
accessori, balocchi e profumi.
Ma
perché proprio "nero" questo speciale venerdì?
Perché
all'epoca i registri contabili dei negozianti si compilavano a penna, usando
inchiostro rosso per i conti in perdita e quello nero per i conti in attivo. E
nel venerdì dopo il ringraziamento, secondo una tradizione americana,
consolidata negli anni Sessanta, grazie a queste promozioni, i conti finivano
decisamente in nero.
Secondo
un’altra tesi, l'origine del nome è meno poetica. Il "nero" sarebbe
causato dal traffico sulle strade e dalla congestione nei negozi, provocata da
migliaia di americani attirati da sconti - validi soltanto quel giorno - anche
dell'80 per cento.
Negli
ultimi anni, per favorire oltremodo i consumi, il Black Friday si è trasformato
nella settimana del Black Friday, con sconti e offerte speciali che si
trascinano lungo tutta la settimana precedente.
Gli
sconti assai pubblicizzati, si praticano nei negozi, ma anche per gli acquisti
online: senza spostamenti, senza traffico e senza stress. E tutto arriva a
casa.
Per
i commercianti, è una bella ricorrenza che permette di smaltire merce e svuotare
il magazzino dai prodotti ancora invenduti.
Il
battage pubblicitario è enorme, le vetrine cantano come sirene, affascinanti e
seducenti, e catturano i viandanti.
Sono
i saldi che hanno cambiato nome, date e tempi. (Alfredo Laurano)
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