Un
servizio delle Iene ieri sera su Italiauno ha raccontato il terrificante
fenomeno che sta prendendo piede negli ultimi anni.
Sei
in giro, cammini in strada, prendi la metropolitana o vai a comprare qualcosa
in un negozio. Ti ferma qualcuno, uno sconosciuto, finge di chiederti
un'informazione, ma all'improvviso parte l'attacco, senza alcun motivo. E ti
lancia l’acido in faccia, come fossero coriandoli di Carnevale. E quell’acido
ti scioglie la pelle, gli occhi e gli abiti.
Scene
terribili, da incubo, mostrate dall’occhio impietoso di una telecamera.
La
nazione con il maggior numero di casi è la Gran Bretagna. Negli ultimi sei anni
i casi di aggressioni denunciati sono aumentati quasi del 1000%. Un numero
impressionante che mette in allerta tutti i cittadini, perché il pericolo può
nascere in qualunque momento.
I
quotidiani britannici hanno portato alla luce il problema dell'espansione del
fenomeno, intervistando moltissime vittime di attacchi.
La
pericolosità di questi gesti folli e insensati contro ignari passanti, che non
possono difendersi o prevenirli perché non se li aspettano, è altissima anche
perché l’effetto dell’acido sul corpo umano è devastante e in alcuni casi è
pure letale.
Facile
da acquistare e da nascondere, l’acido produce conseguenze fisiche tremende e
ha un impatto psicologico ancora maggiore rispetto al coltello che invece ha
conseguenze fisiche e psicologiche talvolta lievi. L’acido incute paura,
deturpa l’immagine e rovina l’identità: è peggio di una ferita d’arma bianca,
perché il danno è permanente.
Ma
chi sono gli autori di queste atroci scorribande, questi luridi bastardi
criminali che confondono il gioco con la tortura e il tormento, attraverso
aggressioni proditorie e violente come poche?
Sono
l’ennesima categoria di nuovi barbari, pazzi feroci e sanguinari, che si
divertono a far del male per il gusto di farlo, in modo brutale e sanguinario.
Vanno
repressi con la stessa spietatezza che li distingue e li caratterizza.
In
India, gli danno l’ergastolo.
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