La "Zattera di Lampedusa", di
Jason De Caires Taylor è appoggiata sulla sabbia del fondale di Lanzarote
(Isole Canarie).
La scultura, che raffigura un gommone con a
bordo alcuni migranti, è la rivisitazione del celebre dipinto di Théodore
Géricault del 1819 "La zattera di Medusa", capolavoro pittorico che
raffigura uno storico naufragio avvenuto proprio nell'Atlantico.
Una galleria di personaggi dai tratti
drammatici, quale allegoria marina di alcuni aspetti della contemporaneità:
come due persone senza volto intente a scattarsi un selfie, ad esemplificare
del ruolo della tecnologia, ai nostri giorni. E’ una folla di statue-attori
muti e pietrificati, sovrastati da 15 metri d'acqua e circondati da un silenzio
di profonda solitudine.
Oltre a integrarsi perfettamente
nell'ecosistema e a ospitare, con il tempo, la vita sottomarina, è un modello
scelto con un fine artistico preciso, come, ad esempio, la donna Atlante alle
Bahamas. Una gigante donna che sostiene, simbolicamente, da sola tutto il peso
dell'oceano, per raffigurare la sofferenza del pianeta e lanciare un monito ad
agire contro il processo di innalzamento dei mari e i cambiamenti climatici
causati dall'attività umana.
19 febbraio 2016 (Alfredo Laurano)
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