Trovo naturale cercare sempre la profondità in tutto ciò che
facciamo, che ci circonda e che tocca i nostri sensi.
Un pensiero, un incontro,
una persona, un’opera d’arte, una storia: non si può comprendere molto
osservando con superficialità solo quel
che appare in ogni circostanza.
Sarà solo un pregiudizio, un'impressione che non impegna la coscienza e che crea un alibi all’indifferenza nei confronti dei mali del mondo.
Sarà solo un pregiudizio, un'impressione che non impegna la coscienza e che crea un alibi all’indifferenza nei confronti dei mali del mondo.
Giudicare dalle apparenze ci regala una certa leggerezza
(insostenibile la definiva Kundera) e ci solleva da ogni responsabilità nei
confronti degli altri e di tutto, ma
spreca e rende inutile la nostra intelligenza nelle scelte personali,
sentimentali, politiche e sociali.
Capire è un obbligo che giustifica l’esistenza e ci permette di distinguere sempre (…anche fra due briciole di pane, come diceva sempre M. Kundera) e di schierarci, quasi sempre…. purtroppo... dalla parte del torto!
Capire è un obbligo che giustifica l’esistenza e ci permette di distinguere sempre (…anche fra due briciole di pane, come diceva sempre M. Kundera) e di schierarci, quasi sempre…. purtroppo... dalla parte del torto!
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