CON QUALE FACCIA 28 gennaio 2011
Stanno sprofondando - più o meno lentamente, ma
inesorabilmente – nelle sabbie mobili del vuoto politico e culturale.
Stanno per essere inghiottiti dal fango e dalla melma della loro inconsistenza umana e della loro infinita arroganza.
Stanno per essere completamente sommersi nella tissotropica palude, che loro stessi hanno inconsapevolmente e maldestramente agitato, nel vano tentativo di restare in piedi, di trovare una qualsiasi ancora di salvataggio o una robusta fune di insulti e di menzogne cui attaccarsi, a dispetto della più elementare forma di dignità.
Stanno per essere inghiottiti dal fango e dalla melma della loro inconsistenza umana e della loro infinita arroganza.
Stanno per essere completamente sommersi nella tissotropica palude, che loro stessi hanno inconsapevolmente e maldestramente agitato, nel vano tentativo di restare in piedi, di trovare una qualsiasi ancora di salvataggio o una robusta fune di insulti e di menzogne cui attaccarsi, a dispetto della più elementare forma di dignità.
Ma si sono agitati troppo! E si stanno liquefacendo – a proposito di
tissotropia - come il sangue di San Gennaro.
Questo, però, non è un miracolo! Pertanto, non li salverà.
Questo, però, non è un miracolo! Pertanto, non li salverà.
Malgrado ciò, anziché risparmiare il fiato residuo per
respirare ancora un po’, a due passi dalla fine, sparano a vuoto e nel vuoto le
ultime cartucce avvelenate.
Con quale faccia? Con la faccia di sempre. Quella tosta, quella della vergogna, ricoperta di m..armo. La faccia senza pudore della Banda Berlusconi.
Con quale faccia? Con la faccia di sempre. Quella tosta, quella della vergogna, ricoperta di m..armo. La faccia senza pudore della Banda Berlusconi.
Grazie al suo provvidenziale intervento alla questura di
Milano, il nostro Premier ci ha salvato da una querelle internazionale con
l’Egitto e da possibili ritorsioni diplomatiche, commerciali o, addirittura belliche.
Ha solo elargito doni, buste e beneficenza a larghe mani a
giovani dotate, capaci e meritevoli,
purché belle o rifatte e senza rughe (mai
un aiuto a una pensionata al minimo o a una madre di famiglia o in cassa
integrazione), disoccupate in attesa di un lavoro (non in fabbrica, al
call-center o da commessa), di un posto
da velina, da ministra e consigliera, senza nulla in cambio mai pretendere.
Ha attaccato in diretta programmi televisivi, definendoli
postriboli, perché osavano dibattere delle sue performances di bavoso e vecchio
puttaniere nei bordelli arcoriani, di Palazzo
o di Sardegna, come incallito frequentatore
di minorenni o, comunque di “carne fresca”, e di escort e amiche compiacenti.
Da Noemi alla D’Addario, da Mara a Nicole, passando per Ruby e tutta
“l’Orgettina”. Da quattro anni Veronica aveva avvertito il mondo della sua
malattia erotico-compulsiva.
Ha attaccato e chiesto le dimissioni del Presidente della
Camera per la casa di Montecarlo, invece di pensare alle sue, non più
differibili per il Paese e per il mondo intero, sopraffatto dalla nausea. Con
quale faccia?
Ha offeso da sempre le
donne, creature di consumo e di piacere orizzontale nell’harem del Sultano:
Santanchè docet. Due anni fa. Non devono pensare le “cosiddette signore”!
Ha aggredito e dimissionato il povero Boffo dall’Avvenire e ci ha provato col giudice Mesiano, pedinato dalle sue telecamere e colpevole di “leso calzino turchese”.
Ha deriso ed accusato da sempre la Magistratura, comunista e forcaiola. Ha cercato addirittura di diffamare la Boccassini per un amore sovversivo di trent’anni fa.
Ha provato in ogni modo di sopprimere il dissenso e la libertà di pensiero e d’espressione di stampa libera e TV. Vedi la cacciata di Biagi, Luttazzi e Santoro, l’inchiesta di Trani e le ingenue e patetiche sparate di Masi il “masichista”.
Ha aggredito e dimissionato il povero Boffo dall’Avvenire e ci ha provato col giudice Mesiano, pedinato dalle sue telecamere e colpevole di “leso calzino turchese”.
Ha deriso ed accusato da sempre la Magistratura, comunista e forcaiola. Ha cercato addirittura di diffamare la Boccassini per un amore sovversivo di trent’anni fa.
Ha provato in ogni modo di sopprimere il dissenso e la libertà di pensiero e d’espressione di stampa libera e TV. Vedi la cacciata di Biagi, Luttazzi e Santoro, l’inchiesta di Trani e le ingenue e patetiche sparate di Masi il “masichista”.
Si è servito e si serve di vili e proni cortigiani, fedeli
come cani che non potranno più ululare e mangiare quando il padrone sarà caduto
in disgrazia. Che ne sarà di Bondi, Gasparri, La Rissa, Capezzone, Santanché,
Feltri, Emilio Fido, Lele Mora, Minetti,
Belpietro, Signorini e della pletora di vallette e valletti in fila al
bunga-bunga ? Indagati, dimenticati, disoccupati o, più facilmente, riciclati?
Per non parlare poi delle leggi ad personam, dei legittimi
impedimenti (stasera c’ho il bunga-bunga, non posso venì!), del falso in
bilancio, di corruzioni, di tangenti di prescrizioni, di amicizie dubbie e di
facili ricatti. Dei messaggi video di discolpa a reti Mediaset unificate. Delle
tante armi di “distrazione di massa”, sparate dalle sue TV, in programmi
demenziali per sottosviluppati.
Tutto ciò, prima di essere ridicolo e grottesco, è comico e
incredibile per una mente sana ed equilibrata. Quella di almeno metà degli
italiani che vive nella metà di un paese che vuol essere normale.
28-1-2011 AlfredoLaurano
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