mercoledì 8 novembre 2017

ACCADDE OGGI: GRAMSCI ARRESTATO A ROMA

In violazione dell'immunità parlamentare, l’8 novembre 1926, Antonio Gramsci viene arrestato nella sua casa a Roma dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Trascorse 44 giorni al confino a Ustica, dove venivano segregati i dissidenti, gli intellettuali e i politici antifascisti e dove ritrovò, tra gli altri, Bordiga.
Fu proprio qui che la sua mente raffinatissima partorì un'idea geniale, degna di un grande sognatore rivoluzionario: una scuola costruita dai confinati per dare al popolo le armi della cultura. Nella prima lettera dal carcere (19.12.1926) racconta le fasi dell’arresto, i trasferimenti da un carcere all’altro, le condizioni di vita e il regime carcerario del periodo fascista.
Dal febbraio 1927 fu detenuto nel carcere milanese di San Vittore e Il 28 maggio 1928 comparve di fronte al “Tribunale Speciale Fascista” istituito da Mussolini, l’anno prima, dove iniziò il processo a 22 imputati comunisti, fra i quali Umberto Terracini, Scoccimarro e Roveda.
Presidente è un generale, i giurati sono cinque consoli della milizia fascista, relatore accusatore l'avvocato Isgrò, tutti in uniforme. Intorno all'aula, “un doppio cordone di militi in elmetto nero, il pugnale sul fianco ed i moschetti con la baionetta in canna”.
Gramsci è accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all'odio di classe.
Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: “Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare”.
E, infatti Gramsci venne condannato a oltre venti anni di reclusione. Il 19 luglio fu rinchiuso nel carcere di Turi (Bari), dove rimase fino al 1934, quando, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni della sua breve vita.
Morì nell’aprile del 1937.
8 novembre 2017 (Alfredo Laurano)

«Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza». 
[Antonio Gramsci]

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