Aveva
proprio ragione il povero Berlusca, quando si dichiarava vittima sacrificale di
una giustizia ingiusta.
Questa
magistratura comunista, giustizialista e vendicativa, che prima perseguitava
lui, ora sta decimando la classe dirigente del PD, oltre a quella di alleati e
amici vari di partiti e uomini di peso, che gravitano nell’area della sua
maggioranza di governo.
E' uno
scandalo che deve finire, quei poveretti rischiano l'estinzione. Occupiamo i
palazzi e le aule di Giustizia, come fecero a suo tempo, a Milano, i fan
dell'ex cavaliere, vessato e oppresso.
Non passa
giorno che un povero piddino venga indagato o arrestato per reati vari, per
mafia, per truffa o corruzione. Per peculato o concussione, per soldi pubblici
trasformati in appalti pilotati.
Ladri,
spacciatori e malfattori in tutt’Italia: al nord, al centro, al sud, isole
comprese.
Per colpa
del fidanzato petroliere e dei favori nella vicenda di Tempa Rossa, l’ex
ministra Guidi si è dimessa e sputtanata.
Il
consigliere comunale di Siracusa, Bonafede, è stato arrestato tre giorni fa con
l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre stava per imbarcarsi da
Pozzallo alla volta di Malta, portando con sé, in un borsone, più di 20 chili
di droga. Ma, forse era una modica quantità per uso personale.
Il
presidente regionale del Pd in Campania, Stefano Graziano, dal giorno prima è indagato
e accusato di concorso esterno per associazione camorristica, nell’inchiesta che
ha portato a nove ordinanze d’arresto - compreso l'ex sindaco di Santa Maria
Capua Vetere, già condannato per tangenti - per aver favorito il clan dei
Casalesi in alcuni appalti.
E di oggi,
fresca, fresca di giornata, la notizia dell’arresto del sindaco di Lodi, Simone
Uggetti (Pd), per l’ipotesi di turbativa d’asta in relazione all’appalto della gestione
delle piscine comunali. Stava
formattando il computer per cancellare le prove della concessione truccata.
Ora s’è fatta sera, ma domani è un altro giorno.
3 maggio 2016 (Alfredo Laurano)
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