venerdì 29 aprile 2016

DUX MEA LUX

Una specie di comico alla Zelig o un fenomeno da baraccone? Un apologeta delle fede fascista o un fanatico imitatore del duce? Una nostalgica macchietta o, semplicemente, un poveraccio che intrattiene i suoi clienti in allegria? 
“Vendola? E’ un gay che ha adottato un bambino, quindi va impalato e castrato chimicamente”.
E’ una delle tante frasi shock urlate ai microfoni de La Zanzara, su Radio24, da Ferdinando Polegato, ristoratore di Pordenone, noto per le sue ruspanti imitazioni di Benito Mussolini.
In occasione delle prossime elezioni amministrative, questo pagliaccio folle e triste, che un po’ fa ridere e molto fa piangere, ha deciso di candidarsi a sindaco con la lista “Rebalton”.
“Rebalton” significa Italia rovesciata. Siamo governati da massoni, da mafiosi e da marionette. Sul mio manifesto volevo scrivere: uccidiamoli alle spalle per alto tradimento. Poi, invece, ho scritto: mandiamoli in galera per alto tradimento. Qui ci vuole il manganello oppure facciamo una rivoluzione armata ed è la fine”.
 “Oggi è 25 aprile e ho la fascia a lutto” – aggiunge – “perché non c’è nessuna festa della Liberazione. E io voglio diventare il sindaco di Pordenone. Anzi, sarò il podestà della città”.
E, per chiudere in bellezza, l’inevitabile slogan “Viva il duce” e “Vincere e vinceremo!” 
Due passi nel delirio, tra le pieghe cupe e i guasti della Storia, in preda a uno stato di permanente allucinazione, che oscilla sul sottile confine fra l’euforia etilica da alcolisti anonimi e una patologia psichiatrica.

Per stupire ancora e catturare qualche virile consenso in più, il visionario candidato in camicia nera ha deciso di imbarcare nella sua lista anche la ormai famosa pornoprof Anna Ciriani - insegnante di Lettere, sposata e madre di due figli - già nota alle cronache, qualche anno fa, quando partecipò nuda alla Fiera dell’Eros di Berlino e per alcune sue immagini di sesso esplicito che finirono sul web. Sospesa dall’insegnamento, diventò regina di Youtube, facendo parecchie ospitate in vari programmi televisivi, da Lucignolo a Chiambretti e, oggi, anche dalla immancabile D’Urso.
Una bella coppia, non c’è che dire, assortita, originale e appariscente: l’esaltato irriducibile che si realizza nel mito del superuomo e la ninfomane perversa che conquista con le sue forme generose e affascina con le sue provocazioni casarecce.
L’aspirante podestà e la conturbante figlia della lupa: due veri esibizionisti, forse un po’ trash e un po’ patetici e teatrali, ma di sicuro effetto sulla scena elettorale.
Perché, gnocca e moschetto, è pur sempre un binomio perfetto.
 27 aprile 2016 (Alfredo Laurano)




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