E’
la fine triste di una storia, di un grande amore.
Dopo
un lunghissimo travaglio, quasi un’agonia, Sandro
Bondi, senatore, ex ministro e tra i fondatori di Forza Italia, dice addio al
partito e all’amatissimo Berlusconi.
Insieme alla compagna e collega senatrice Manuela
Repetti, passa al Gruppo Misto.
Fedelissimo come l’Arma dei Carabinieri, per
anni è stato collaboratore innamorato di Silvio, a cui ha dedicato versi di
stima e di smisurato amore. Lo ha venerato come un dio, quasi come la
devotissima Biancofiore.
Ora, anche il Poeta è stanco e deluso. Il
cantore dell’epopea berlusconiana non è più ispirato e si sente abbandonato.
Quel che resta del partito, diviso, sbandato
e litigioso, se lo contenderanno Fitto, Verdini, Santanchè e nano Brunettolo.
Si chiude un ciclo storico di narrazioni epiche,
di gesta eroiche e finisce così, nel silenzio, anche l’idillio, la bella favola
di un’adorazione durata vent’anni.
31 marzo 2015 (Alfredo
Laurano)
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