Caro Meluzzi, la informo che la stiamo per querelare per la bufala che
ha diffuso con il suo tweet”. Firmato: un collaboratore di Laura Boldrini.
Il solito trombone Alessandro
Meluzzi, più opinionista che psichiatra, di dubbia credibilità e dal rutilante
passato politico - già comunista, radicale, socialista, berlusconiano, verde,
cristiano democratico, ma anche adepto della massoneria e diacono cattolico, nonché
vescovo e primate della Chiesa Ortodossa Italiana, in arte "Sua
Beatitudine Alessandro I°"- due giorni fa, aveva candidamente condiviso sul
suo account Twitter, un articolo del 2014 della testata esplicitamente razzista
“Imolaoggi”.
Il titolo era “Boldrini: Le
decapitazioni dei cristiani secondarie rispetto alle sofferenze dei musulmani”.
Secondo quel sito razzista, propagatore
d’odio, che riprendeva un articolo di Padania.net, l’ex presidente della Camera,
nel corso di un incontro con la stampa estera, avrebbe detto: “Per ogni
occidentale decapitato ci sono migliaia di vittime musulmane”. Un dato, una
constatazione, una proporzione, quindi, non un giudizio di merito.
Chi ha scritto il pezzo,
invece, nell’introduzione e nel titolo, aveva disonestamente trasformato la
dichiarazione di Laura Boldrini in: “La pulizia etnica dei cristiani c’è ma
pare sempre secondaria rispetto alle sofferenze dei musulmani”. Una bufala
costruita ad arte, in evidente malafede, stravolgendo le parole dell’ex
presidente della Camera.
E il saccente tuttologo dalla
folta chioma, uso a parlarsi addosso nei salotti televisivi e già incline, di
suo, a privilegiare posizioni xenofobe e integraliste, ci è caduto con tutte le
scarpe, come un pivello, un principiante, un ingenuo, ma forse malizioso, boccalone.
Le fake news, occupando
indiscriminatamente i social network, finiscono inevitabilmente al centro del
dibattito politico. E continuano a far danni, a diffondere pregiudizi e
falsità, a determinare violenti conflitti sociali e posizioni da guerriglia
(in) civile. Come, anche, in questo ultimo caso.
Si è scatenata immediatamente
una bufera di commenti di odio e minacce contro Laura Boldrini, che, in
passato, ne aveva già accumulati tantissimi nella propria faretra di caccia al
buonista.
“Malata mentale grave”,
“traditrice del popolo italiano”, “va presa e decapitata”, “psicopatica a piede
libero”: sono solo alcuni esempi dell’elegante
florilegio che si è abbattuto sulla ex presidente della Camera.
“Solo una logica disfunzionale
può partorire queste affermazioni. Siamo dinnanzi a una patologia”, dice un utente a “sua beatitudine Meluzzi”. “Sì, aggiunge
un altro utente, la patologia di un bufalaro che per attizzare il vostro odio
vi rivende fregnacce del 2014”.
È quanto meno singolare, se
non sospetta o addirittura premeditata, tanta avvilente meschinità. Tanto
ossessivo delirio, mistificato fra mille maschere di falso perbenismo.
Lo psichiatra parolaio, tra
gli esperti del convegno su Bibbiano alla Camera di qualche giorno fa, aveva preso
la parola per dire che c’è “un progetto mondiale per distruggere la
famiglia”. Da parte di chi, l’esercito di Erode, la Cia, il Kgb, la mafia nigeriana,
gli Ufo del pianeta accanto?
Tanto per aggiungere un altro
profondo carico all’ampio parco di bufale per sfamare le folle piene di odio. (Alfredo
Laurano)
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