Stavolta, niente saluti
romani.
Come ha spiegato l’organizzatore
del corteo, davanti al cimitero di San Cassiano, dove è sepolto Benito
Mussolini: "Siamo sotto osservazione, purtroppo il saluto romano potrebbe
essere punito".
Qualcuno però non resiste e all’appello: "camerata
Benito Mussolini" risponde: "Presente" tendendo platealmente il
braccio destro.
Erano un centinaio i
nostalgici del ventennio giunti ieri mattina a Predappio per commemorare
l’anniversario della nascita di Benito Mussolini. Fez, camicie nere, magliette
della X Mas e le immancabili tshirt nere griffate "Boia chi molla".
Alla messa privata in onore
del Duce ha partecipato Giulio Caio Mussolini, pronipote di Benito e cugino di
Alessandra, ex candidato alle elezioni europee con Fratelli d’Italia.
A tenere banco sono le
polemiche per la riapertura permanente della tomba della famiglia Mussolini:
"La riapertura della cripta è prevista per la fine dell’anno - raccontano
gli organizzatori - perché il sindaco ha capito che la tomba di Mussolini è
come un pozzo di petrolio a Predappio, se la tieni chiusa il turismo e
l’indotto calano in maniera clamorosa".
Allora, non solo folklore, non
solo nostalgia, ma soprattutto business.
(Alfredo Laurano)
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