Nonostante
i divieti, gli inviti alla ragionevolezza e le raccomandazioni, come sempre,
come prevedibile, come vuole il folklore e una certa tradizione, l’arrivo del
2019 è ha scritto un’altra bella pagina di inciviltà, ammantata di imbecillità.
Continuo
vanamente a chiedermi, visto che non posso farlo agli altri, perché i poveri Vigili
del fuoco, i medici, gli infermieri, le ambulanze, gli spazzini debbano fare
gli straordinari e un superlavoro per andare a soccorrere e salvare una pletora
di deficienti, consapevoli della propria stupidità.
Centinaia
di interventi, incendi vari, in fiamme cassonetti, spazzatura e depositi all'aperto
di materiali di scarto, quindici auto in fiamme, come anche qualche appartamento
in periferia. Non si registrano al momento morti, ma azioni diverse, anche per
fughe di gas da bombole.
Sono
stati 658 i feriti di questa ennesima notte dei cretini.
La
più grave una donna di 37 anni di Sant'Agata de' Goti, colpita al petto
dall'esplosione di un razzo, in un capannone dove erano in corso i
festeggiamenti.
In
quattro hanno perso una mano. A Cesate, nel Milanese, un giovane di 23 anni è
rimasto ferito gravemente poco dopo la mezzanotte per l'esplosione di un grosso
petardo che gli sarebbe scoppiato tra le mani. Ferite anche al viso e alla
testa, come pure a Melfi, a Bardonecchia, a Catania e a Napoli, sempre in prima
fila, con i suoi 37 feriti gravi.
In
Basilicata, per i botti, solo sei feriti, in una grande festa di piazza, con
tanto di diretta RAI e di Amadeus, a guidare cantanti, gruppi, ballerine, aspiranti
soubrettine e corte dei miracoli, tanto per sottolineare l’ingresso di Matera e
dei suoi Sassi “nell'anno che verrà”, da capitale europea della Cultura 2019.
Di
altra cultura, spero.
1
gennaio 2019 (Alfredo Laurano)
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