"Meglio
atei che cristiani ipocriti".
Alla
prima udienza generale del nuovo anno, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, Papa
Francesco ha colpito ancora.
Rivolgendosi
ai fedeli, ha detto: "Le persone che vanno in chiesa, stanno lì tutti i
giorni e poi vivono odiando gli altri e parlando male della gente sono uno
scandalo: meglio vivere come un ateo anziché dare una contro-testimonianza
dell'essere cristiani"
L'ultima
dichiarazione di Papa Francesco non mancherà di scatenare critiche e polemiche
da parte dei suoi sempre più numerosi detrattori. Il pontefice, citando il
"discorso della montagna", ha preso le distanze dagli ipocriti. "Meglio non vadano in chiesa, pregare non
è parlare a Dio come un pappagallo, scusatemi: no!".
Le
parole di Bergoglio sono lette sui Social, da parte degli italiani, come un
attacco indiretto ai leghisti e addirittura a Matteo Salvini. Gongolano gli
atei, i mangiapreti e gli anticlericali, mentre esultano i cattocomunisti che
leggono nelle dichiarazioni del pontefice argentino una presa di posizione
politica e ideologica.
Tra
i più critici nei confronti di Papa Francesco, il solito trombone massone
Alessandro Meluzzi, più opinionista che psichiatra, uso a parlarsi addosso, nei
salotti televisivi: "Un altro attacco politico di Bergoglio, che ancora
una volta strumentalizza il Vangelo per difendere l’immigrazione islamica e
attaccare, anche se indirettamente, Salvini e i leghisti.
Su
Il Tempo, pochi mesi fa, aveva infatti scritto: "La doppia morale del Papa
comunista. La svolta di Bergoglio.
Un
Papa che sta riducendo la dottrina cattolica all'idea che tutta l'Africa possa
entrare in Europa, come se questo dovesse riequilibrare le colpe del
colonialismo occidentale. La sommersione della cristianità da parte di altre
culture, come quella islamica, cancellerà in base a un utopismo degenere il
cristianesimo, l'Europa e la sua civiltà.
Predica
l'accoglienza indiscriminata dei migranti, ma sa di partecipare a un disegno
preordinato di cambio etnico in Europa.
Non
avevamo dubbi sulla simpatia di Bergoglio per chi rifiuta Dio!"
Nemmeno
noi ne abbiamo, caro saccentissimo Meluzzi - vescovo e primate della Chiesa Ortodossa
Italiana, che rispondi al nome di "Sua Beatitudine Alessandro I° (già
comunista, radicale, socialista, berlusconiano, verde, cristiano democratico,
ma anche adepto della massoneria e diacono cattolico) - sulla tua avvilente
meschinità e sul tuo ossessivo delirio, mistificato fra mille maschere alla
ricerca di una possibile, credibile identità.
(Alfredo Laurano)
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