mercoledì 28 settembre 2016

E SO' QUARANTA!

In campo, in panchina, in strada, in famiglia: sempre semplice, buono, generoso, ironico e con quell'espressione da bimbo furbetto e dispettoso che scherza sempre e non s'arrabbia mai. 
Il tuo sguardo lo conferma, i tuoi occhi sono buoni e pieni d'amore.

Quando ti ho conosciuto, ne avevi 17 ed eri timido e impacciato, un ragazzino di talento, vergognoso e imbarazzato che parlava solo col pallone. 
Non sei cambiato molto, France', anche a quarant'anni! 
Con due ginocchia rifatte, dieci viti nella caviglia e un pezzo di ferro nella gamba, ancora ci regali la magia. 

27 settembre 2016 (A. La.)

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