Dal 25
gennaio scorso, mentre si realizzava il trionfo elettorale di Alexis Tsipras,
un crocifisso del primo '900 nel santuario di San Nicola ad Asprokambos, nel
Peloponneso, ha iniziato misteriosamente a piangere.
All'inizio si pensava a un
fenomeno passeggero, legato alle condizioni climatiche, invece da allora - come
ha raccontato il metropolita Dionisio della Chiesa di Corinto - dagli occhi
della statua esce senza interruzione un liquido trasparente, vagamente oleoso,
incolore e inodore che poi cola lungo tutto il corpo del Cristo.
Non è dato sapere se sono
lacrime di gioia per la vittoria o di dolore e delusione.
Intanto, tutti gridano al
miracolo.
Ma, oggi, dopo l'accordo
raggiunto tra la Grecia e l'Eurozona che prolunga di altri quattro mesi i
finanziamenti al paese, per predisporre le riforme del governo di Syriza, che
farà il crocifisso? Continuerà a piangere copiose lacrime o comincerà a
sorridere?"
“Abbiamo vinto una
battaglia, non la guerra. Le vere difficoltà sono ancora di fronte a noi.” ha detto
Tsipras.”
Chissà se quel Cristo gli
darà una mano!
21 febbraio 2015 (Alfredo Laurano)
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