Alla fiera di Bruxelles, per due voti,
quanta gente è stata trombata!
Ci ha provato anche l’immarcescibile
Mastella, all'ennesimo riciclaggio. Ora
gli rimane solo di tentare all'assemblea di condominio.
L’aquila di Ligonchio, la Zanicchi, non ha
spiccato il volo e canterà solo in balera o a Cesano Boscone, se il suo Silvio
la chiamerà, per intrattenere le vecchiette.
Paolo Guzzanti, che peccato! (per i
figli!).
Anche Giampiero Samorì, il grande
imprenditore rivoluzionario, già spacciato per novello Berlusconi, è rimasto al
palo della MIR.
Come pure il generale, fatto in casa, dell’
“esercito di Silvio”, Simone Furlan: le sue truppe sono disperse o ammutinate.
Riprova con Salò, non è tanto lontana da Arcore e Cesano B.
Trombatissimo - solo metaforicamente, però
- il saccente Cecchi Paone, nonché il convertito Magdi Cristiano Allam, già
musulmano, ora fratello d’Italia, legato alla povera suffragetta Giorgia
Meloni, rimasta senza un minimo di quorum.
Niente
riciclo anche per il redivivo Micciché in Sicilia e Scopelliti, ex governatore
della Calabria, già condannato a sei mesi per abuso e falso.
Mentre
s’esaurisce questa bella lotteria di riciclati, “Palla di Lardo”, al secolo
Giuliano Ferrara, buffone da circo come il suo padrone, sniffa cocaina per
sfanculare Grillo.
27
maggio 2014
AlfredoLaurano
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