Tsipras chi? L’altra Europa? Molti italiani
nemmeno li conoscono, non ne hanno sentito parlare. O, al massimo pensano che
Tsipras sia un digestivo o un analgesico di fascia “C”. Scarsissima è
l’informazione, spesso scorretta, incompleta e parziale, su quasi tutte le
televisioni, le radio e i giornali: è questa la scandalosa realtà.
Renzi, Grillo e Berlusconi hanno invaso,
per settimane intere, schermi e palinsesti di TG, talk show, servizi e
interviste a tutte le ore del giorno e della notte. Dal caffè della mattina
alla preghierina della sera.
Silenzio,
censura, esclusione per quasi tutti gli altri. Questa non è democrazia, questa
non è libera informazione democratica e pluralista. E’ un vero e proprio
vergognoso regime, fondato sullo strapotere di una certa comunicazione
totalitaria e servile.
Poi ci sono quelli che, orgogliosamente,
dichiarano: “io non voto…non mi occupo di politica…tanto so’ tutti uguali!”. E
hanno risolto il problema. Scegliere è troppo impegnativo, richiede un qualche
sforzo della mente….Non me la sento, non ho tempo…fatelo voi. Però,
attenzione….poi mi incazzo e mi lamento, perché quello è il mio unico dovere!
Questi
ignavi del pensiero, detti anche ASTENSIONISTI, senza averne contezza, regalano
il valore di un’idea, anche misera o meschina, alla grande piazza qualunquista.
O i cosiddetti INDECISI che aspettano le
previsioni del tempo politico dell’ultim’ora, per decidere se andare al mare a
destra, ai monti più a sinistra o restarsene in città in pieno centro. Dipende
anche dall’umore, dall’amico, da chi ti offre qualcosa di allettante o da ciò
che si è mangiato, digerito o non è andato giù.
E’ facile acchiappare fra costoro: sono
terra di facile conquista. Bocche buone per ogni leccornia!
Che
dice il Meteo del fine settimana? Sole, pioggia, vento o burrasca. Tsunami e
terremoti? No, è quasi sempre “calma piatta”per gli incerti di natura e di mestiere.
Amo queste categorie di esseri viventi - bersaglio
preferito della “malainformazione” - come Dante amava gli ignavi.
Li collocava addirittura nel vestibolo,
nell’antinferno (oggi potremmo dire l’antisocietà), perché indegni di meritare
sia le gioie del Paradiso, sia le pene dell'Inferno, proprio per non essersi
schierati, in vita, né a favore del bene, né del male.
Sono costretti a girare nudi per l'eternità
attorno a una insegna, per il contrappasso, punti da vespe e da mosconi. Sono
le anime di peccatori "che mai non fur vivi".
Il disprezzo
del poeta verso questo genere di peccatori è massimo e completo. Se l'uomo è un
essere sociale, chi si sottrae ai suoi doveri verso la società non è degno,
secondo Dante, di rispetto e di considerazione.
E se
ne sta a casa, nel tepor dell’apatia.
22
maggio 2014
(Alfredo Laurano)
UN ANSIOLITICO,
UN ANTIPSICOTICO,
UN ANTIDEPRESSIVO:
TSIPRAS, UN FARMACO NON EQUIVALENTE!
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