Alcuni miei amici che votano Cinque Stelle
sono, come tutti gli altri, giustamente delusi e amareggiati. Basta leggere i
commenti sul Web e sui social, dove molti si lasciano andare allo sfogo, agli
insulti, alle minacce, alle invettive.
Capisco tutto, e in parte condivido alcune
considerazioni, anche perché troppe volte nella vita ho dovuto provare questa
insopportabile condizione. Questa sconfitta delle idee e della passione, che
brucia dentro e fa incazzare assai.
Ma a che serve imprecare, aggredire,
oltraggiare?
Alla rabbia, conviene sostituire un minimo
di analisi perché quando si perde c’è sempre una ragione e bisogna capire cosa
e dove si è sbagliato.
E’ utile per non ripetere quegli errori
anche in futuro, per recuperare fiducia e coraggio nell’impegno, per modificare
atteggiamenti e strategie poco efficaci o improduttive.
E’ inutile scaricare le colpe sugli altri,
sugli avversari, sui parassiti, sui ladri e i profittatori, anche se io stesso,
a volte, lo faccio e mi lascio andare. Diventa solo cronaca o narrativa di
costume, del tutto inadeguata alla causa in cui crediamo.
Militanti, elettori e tutto il Movimento
questo esame devono farlo con chiarezza, avendo cura di guardarsi dentro e
intorno, senza sconti, alibi o giustificazioni.
Non sta a me entrare nel merito, anche se
ho già espresso, a parte, il mio pensiero, ma qui vorrei sottolineare, per
quello che può significare sul piano della comunicazione, una delle tante
idiozie che, a mio avviso, ha contribuito a far indispettire più di qualcuno.
Mi riferisco allo stupido testo di un
sedicente artista (tale Fabrizio Moro) che ha ragliato, a S. Giovanni: “Schifo
Napolitano non come politico, ma come essere umano!”
Ma se ti fa schifo l’essere umano, e non il
potere o quella certa politica che rappresenta, mediocre menestrello, cantatore
da bordello senza stelle, vuol dire che odi le persone come tali e che sei uno
schifo di razzista!
26 maggio 2014
AlfredoLaurano
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