È noto che la maggior parte degli incidenti
stradali è provocata dalla velocità e dalla distrazione alla guida, quella che,
in qualche caso, fa dimenticare anche i bambini in macchina, come fossero pacchi
o borse della spesa.
Ora, dopo aver infierito a lungo sugli
automobilisti che andavano a 55 all’ora, con gli autovelox starati o più o meno
segnalati, per fare rapidamente cassa, sembra arrivare il giusto pugno di ferro
contro l’uso di telefonini in macchina, contro la guida in stato di ebbrezza o
sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, contro il mancato utilizzo delle
cinture di sicurezza e del casco.
Tolleranza zero, quindi e finalmente, per chi
parla al telefono mentre guida, per chi fa manovre e retro marce col telefono incollato
all’orecchio e una mano sul volante, per chi legge o scrive messaggini di
urgentissime cazzate, per chi si fa i selfie allo specchietto, per chi si
realizza e sopravvive con quella protesi sul viso.
Per questi imbecilli, pericolosi per sé e per
gli altri e malati di smartphonite acuta e compulsiva, è prevista l’immediata
sospensione della patente, per sei mesi, alla prima infrazione e il raddoppio
delle multe.
Dovranno subire anche una decurtazione di 5
punti, oltre ad una sanzione pecuniaria che va da 160 a 640 euro. Per chi viene
sorpreso al telefonino la seconda volta, la sanzione passerà da 320 a 1300 euro
circa. Anche il taglio dei punti raddoppierà in caso di recidiva.
Tutti speriamo che questo inasprimento di pene
costituisca un vero deterrente a un’abitudine assai diffusa e pericolosissima,
anche se, almeno fino ad oggi, sono stati abbastanza rari i casi di controlli a
tappeto e di interventi mirati a reprimere il dilagante fenomeno. (Alfredo Laurano)
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