A
chi non capitato di scoprire, dopo aver buttato la pasta nell’acqua in pieno bollore,
un po’ di cosine nere galleggianti?
Guardando,
con un certo disgusto, anche all’interno del pacco, vediamo camminare piccoli
animaletti neri: sono i punteruoli del grano e della pasta.
Controllando
poi meglio, ne sbucano tantissimi, anche dentro le confezioni ancora chiuse e a
scadenza lontana.
In
questi giorni, personalmente, ho dovuto buttato diversi pacchi di De Cecco e
Molisana, ma non è solo una questione di marche: è già capitato con Garofalo,
Voiello, Divella e Barilla
L'
infestante in questione un parassita, detto anche pidocchio della pasta, che in
natura attacca i cereali (come i moscerini per la frutta). Si chiama punteruolo
perché dotato di rostro con cui buca le confezioni per deporre uova e
moltiplicarsi.
La
contaminazione può avvenire ovunque, comprese le dispense di casa, dove il
colpevole principale è il caldo umido della nostra cucina, ambiente favorevole al
comparire di questi insetti, anche se forse sono già presenti nei pacco comprato
al supermercato, per scarsa igiene di magazzino, magari allo stato di uova o di
larva.
Ma
si può riscontrare, appunto, anche in mulini, pastifici, industrie alimentari e
nella distribuzione, sia in fase di produzione (larve, uova, insetti adulti)
che in distribuzione (supermercati, negozi).
Le
probabilità che ciò possa verificarsi presso le aziende produttrici sono
tuttavia basse poiché i carichi di grano vengono esaminati e respinti se
positivi al parassita e i locali adibiti a produzione, confezionamento e
stoccaggio vengono periodicamente trattati dal punto di vista igienico
sanitario in base ai rigidi protocolli HACCP.
Comunque,
una volta arrivati in casa, se vogliamo eliminarli questi odiosi insetti - soprattutto,
se notiamo svolazzare farfalline - bisogna controllare tutti i pacchetti e, nel
caso, gettare via tutto.
Sono
tantissime le persone che hanno periodicamente questo problema.
Le
tarme alimentari, nel ciclo uova-larve, comunemente dette camole, sono appunto quegli
insetti che, prima di arrivare alla loro forma adulta di farfalline, si possono
trovare nelle confezioni di alcuni alimenti, anche sotto forma di larva o
filamenti sottili, difficili da individuare: farine, biscotti, pangrattato,
merendine, pasta, riso, cereali, zucchero, legumi e anche the.
Purtroppo
quando ci si accorge che le camole sono ovunque non resta che svuotare
completamente l’intero mobile e gli scomparti, eliminare tutto quello che è
stato attaccato (a volte si trovano anche dentro pentole e tegami, in spazi
laterali e cerniere) e pulire a fondo con acqua e aceto, olii essenziali o
candeggina e sterilizzare tutto con Amuchina. Infine, lavare e disinfettare
tutti i contenitori e sigillare con smalto spray i buchini dei mobili.
La
cosa migliore sarebbe utilizzare il vapore perché le temperature elevate
distruggono sicuramente tutte le uova, che sono sicuramente state deposte anche
negli angoli o nei posti più nascosti.
In
generale l’unico modo di non farle tornare sarebbe riporre pasta, farine e
tutti i prodotti alimentari in barattoli ermetici o in frigorifero: assolutamente
vietati gli insetticidi.
Ciò
che dà modo agli insetti di moltiplicarsi è prima di tutto il lungo tempo che
hanno, in condizioni ideali di temperatura e umidità, per lo sviluppo delle
uova che, in pochi giorni, possono trasformarsi in larve ed insetti adulti.
L'infestazione,
per quanto sgradevole alla vista, pare non rappresenti un rischio per la salute
umana.
(Alfredo Laurano)
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