Sono i migranti i protagonisti delle opere
fotografiche di Liù Bolìn, l’artista cinese che da oggi e fino al 17 marzo,
espone il suo progetto Migrants a Palermo per il cartellone di BAM (Biennale
Arcipelago Mediterraneo).
Che sia il color creta delle spiagge dove
approdano naufraghi, quello dei barconi su cui fuggono dall’Africa o il pantone
blu della bandiera dell’Unione Europea, i loro corpi, preventivamente dipinti,
sembrano fantasmi che affiorano all’improvviso dalle inquadrature. Corpi
mimetizzati, invisibili camaleonti che rappresentano la relazione evanescente
tra la vita e la morte.
Le fotografie, scattate a Mineo, raccontano
proprio questa invisibilità ed evocano gli scenari delle tante tragedie del
mare che accomunano uomini, donne e bambini di diversi Paesi, religioni, etnie,
tutti mimetizzati con lo stesso sfondo monocromo e uniti nella stessa speranza
di futuro.
24 febbraio 2017 (Alfredo Laurano)
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