In occasione della visita del presidente
iraniano Hassan Rohani in Campidoglio sono state coperte da pannelli bianchi su
tutti e quattro i lati alcune statue di nudi dei Musei Capitolini. La copertura
sarebbe stata decisa come forma di rispetto della cultura iraniana. Tanto che
durante le cerimonie istituzionali non è stato servito nemmeno il vino.
Ma perché tanta sensibilità, al punto da rinnegare e snaturare l’arte, la
tradizione e la storia di un popolo?
Per una ragione nobile e spirituale: tre
miliardi di euro.
È l’ammontare di esportazioni verso l’Iran
cui l’Italia punta di arrivare, nel giro di due anni, grazie all’eliminazione
delle sanzioni statunitensi.
Una cifra importante che spiega perché la
questione economica rivesta un ruolo chiave nella visita a Roma del presidente
iraniano. Molte aziende italiane potranno siglare nuovi accordi commerciali con
quel paese.
Vale la pena, per qualche ora, celare le
pudenda per pudore. Le nonne di una volta, dopotutto, raccomandavano alle
giovanissime nipotine di coprire sempre “le vergogne”.
Anche le ancelle renziane erano certamente
pronte ad indossare il velo per il bene supremo della laica patria.
Non per coprire le proprie, di vergogne.
26
gennaio 2016 (Alfredo Laurano)
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