Grazie anche agli amici che l'hanno condiviso e che l'hanno commentato.
Come ieri, come l'altr'anno, come 10, 20, 100 anni fa, come sempre, si rinnova il rito e la credenza.
Gioia, felicità, pace, salute e serenità. O un lavoro, una casa, un piatto tutti i giorni. Ognuno ha una un desiderio, un sogno, una chimera.
Scaccia l'anno che finisce, brinda al nuovo e coltiva l'illusione.
E' una fiction che non finisce mai e che va in onda da quando esiste il mondo: cambiano gli attori, le scene, i suoni ed i costumi, ma il copione è sempre quello e la regia rimane occulta e sconosciuta.
Fingiamo ancora e sempre che sia tutto vero, che l'anno nuovo sia diverso da quello che l'ha preceduto e che, come sempre, ci ha deluso e ci deluderà.
E' un gioco antico, perverso e ingannatorio, un percorso infido e obbligatorio, una lotteria coi numeri truccati dove si vince solo un pacchetto di lenticchie, della qualità "fortuna", o un piccolo cartoccio di speranza.
La realtà ci guarda da lontano, ci cogliona e...ride a crepapelle!
31 dicembre 2013 (Alfredo Laurano)
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