Davanti a palazzo Grazioli – sulla cui facciata è stato issato lo striscione “È un colpo di Stato” – è radunato il popolo di Forza Italia, con bandiere, cartelli e piccole fasce nere, distribuite fra gli altri gadget, da mettere al braccio come segno di lutto. Infatti il decadente dice: "E’ un giorno di lutto per democrazia, i giudici vogliono la sinistra al potere" e denuncia un "indegno e vergognoso boicottaggio" contro la manifestazione stessa. "Prima hanno costretto i pullman dei nostri sostenitori a parcheggiare a Cinecittà. Poi hanno spento le macchine dei biglietti e chiusi gli uffici della metro A alla fermata Cinecittà-Anagnina".
“E’ un giorno amaro, ma noi non viviamo nell’odio….Oggi brindano perché hanno portato il nemico di fronte al loro plotone di esecuzione, questo è un giorno che hanno aspettato da vent’ anni e sono euforici. …Io continuerò a combattere fuori dal Parlamento”.
”Non è la fine di un regime, dice Grillo, è la fine di un uomo banale”.
In queste ore, comunque la pensiamo, si sta scrivendo una pagina storica della nostra repubblica.
27 novembre 2013 (Alfredo Laurano)
”Non è la fine di un regime, dice Grillo, è la fine di un uomo banale”.
In queste ore, comunque la pensiamo, si sta scrivendo una pagina storica della nostra repubblica.
27 novembre 2013 (Alfredo Laurano)
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