Mentre a Roma due giovanissime si prostituiscono ai Parioli e molte altre di tredici anni lo fanno per una banale ricarica telefonica, Nadia, una delle Pussy Riot condannate a due anni per la performance anti-Putin nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, è stata mandata in Siberia, in un campo di lavoro, a oltre 4.500 chilometri da Mosca.
Come ai tempi di Stalin.
A settembre aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare per le condizioni di lavoro forzato nel carcere e per le costanti intimidazioni e minacce alle quali era sottoposta.
C'è chi batte e chi combatte.
Chi si vende per due lire.... chi contesta va in Siberia.
5 novembre 2013 (Alfredo Laurano)
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