Pagliacciate di pessimo gusto o forme di follia collettiva che si
riproducono, a cascata, per emulazione?
Esibizionismo patologico come quello di chi si apre l’impermeabile
sulle proprie nudità o voglia insana di protagonismo?
Solito disagio giovanile o subdola iniziazione allo spiritismo
casareccio?
Forse, solo una nuova forma di bullismo sociale, inventato di chi cerca
cinque minuti di visibilità, più intima che ostentata, per appagare la propria congenita
imbecillità, nella società dell’immagine, dell’apparenza e dell’assurdo, che
tutto produce e consente.
È nato come uno scherzo, ma si è ben presto rivelato un gioco
pericoloso: si tratta della cosiddetta Samara Challenge, una performance
ispirata al film horror The Ring (2002), dove la protagonista, dalla pelle
diafana, manifesta insoliti poteri paranormali. Samara, infatti, sembra in
grado di trasmettere, con la propria mente, immagini allucinanti e ad
imprimerle sulle pellicole e di uccidere chiunque la guardi attraverso una
videocassetta.
A distanza di anni dal fenomeno che ha sconvolto l'immaginario di tanti
appassionati del genere, la tetra fanciulla ritorna alla ribalta: si traveste e
sfila di notte per le vie della città, mettendo paura ai passanti e pubblicando
poi il video sui social network. Il suo costume prevede una lunga parrucca nera
con i capelli che nascondono il viso, una tunica bianca e un coltello finto.
La Samara Challenge è l’ultima pazzia diventata virale per colpa dei
social, che non fanno altro che amplificare ogni grammo di ordinaria idiozia e dove
la sfida è raccogliere il più alto numero possibile di like e visualizzazioni
sui propri profili.
La macabra esibizione si ripete in diversi luoghi d'Italia, come Roma, Napoli,
Trieste, Taranto, Pistoia, Palermo e Vercelli, ad opera di alcuni ragazzi, vestiti
con le sembianze della malefica bambina, seminano terrore per vincere la noia delle
lunghe nottate estive, magari seguiti in macchina da qualche amico, con il
telefonino in mano, che riprende la scena degli incontri ravvicinati.
A Manfredonia, è stato necessario l'intervento della Polizia al
cimitero cittadino dopo l'avvistamento di tre persone travestite da Samara. In
Sardegna, invece, una ragazza tedesca è stata bloccata dai carabinieri mentre
metteva paura agli abitanti di Fluminimaggiore.
Tutto questo, in poche settimane, ha seminato il panico e rischia di provocare
conseguenze peggiori, ad esempio incidenti stradali quando qualcuno sbuca
improvvisamente dal bordo strada o si aggira a piedi al buio delle periferie.
Ma la bravata, in un’epoca dove tutto diventa di pubblico dominio e
dove l’apparenza prevale sulla sostanza, la Samara Challenge sta diventando
molto pericolosa, anche per gli stessi travestiti: molte “Samare” vengono
picchiate e malmenate dalle persone vittime dello scherzo, che reagiscono violentemente
per paura di essere aggrediti. Sempre a Manfredonia, il giovane Pasquale,
ritenuto e individuato come presunta strega, non può uscire di casa, se non
scortato da amici e parenti, perché ripetutamente minacciato di morte.
In alcuni casi, si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo tra
il popolo dei giovanissimi. Torcia in mano e con il coraggio dato dalla forza
dei numeri, gruppi di venti, trenta
ragazzini, nelle ultime notti, sono stati visti aggirarsi per le strade e le
piazze dei vari quartieri romani, impegnati nella ricerca di Samara.
Chissà se queste tante clonate Samare si rendono conto che rischiano il
pestaggio e il linciaggio, vista la vera e propria psicosi che hanno provocato
e che non sappiamo quali sviluppi possa avere.
Per non parlare anche del profilo di responsabilità penale che potrebbe
esserci dietro questo scherzo di degenerato teatrino della pazzia: il procurato
allarme. Che è un reato.
(Alfredo Laurano)
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