Ci siamo, tra pochi minuti, alle 6,30, saranno aperti i
varchi di accesso all’area della Basilica e comincerà la grande kermesse del
Giubileo straordinario. Molti turisti sono lì da ieri sera e hanno dormito per
terra per essere tra i primi.
Sarà l’anno santo dell’ansia e della paura del terrorismo,
viste anche le straordinarie misure di sicurezza, il primo ai tempi dell’Isis, dopo la strage di Parigi e gli
scandali di Vatileaks due.
Sono attesi almeno centomila pellegrini che vogliono
attraversare la Porta Santa.
Oltre duemila agenti impegnati soprattutto attorno agli
obiettivi sensibili: il Vaticano, le stazioni ferroviarie e della
metropolitana, gli aeroporti, i luoghi di aggregazione e i monumenti.
Vietata la circolazione e il
parcheggio alle auto nelle strade limitrofe alla basilica, a cominciare da via
della Conciliazione e Borgo Pio. Oltre che dagli uomini dei corpi pontifici,
110 guardie svizzere e 130 gendarmi, il Vaticano è presidiato all'esterno dalle
forze dell'ordine italiane. Al lavoro anche squadre di tiratori scelti e
artificieri.
Le misure di allerta messe in
campo sono le più alte previste dal piano antiterrorismo (livello quattro). La
polizia ha ricevuto, inoltre, nuove dotazioni di giubbetti antiproiettile e
mezzi: 140 volanti, 100 auto e 80 moto. Gli agenti lavorano anche a bordo dei
mezzi pubblici, in centro come in periferia, dove si è puntato, nelle ultime
settimane, ad aumentare la sicurezza anche migliorando l'illuminazione dei
quartieri. Potenziati i trasporti pubblici e divieto di sorvolo sulla città.
Intanto, è arrivato Pablo: si è fatto a piedi 350 km con una
croce di 18 kg sulle spalle.
E’ partito da Fidenza, ha
percorso la via Francigena per raggiungere Roma ed assistere
all'apertura della Porta Santa in piazza San Pietro. ''Il viaggio è stato molto
duro - racconta - ho trascorso 13 giorni da solo, negli alberghi dei pellegrini
e lungo la strada non c'era nessuno, ma è stato comunque bellissimo. Un'impresa,
quella realizzata dal ragazzo spagnolo, che ha camminato per tutto il tragitto
con quella croce di legno, per aiutare la sorella inferma e
raccogliere fondi tramite una campagna promossa su Facebook.
Una precisazione: per ragioni
di riservatezza e moralità, non è stato consentito di applicare alla Porta
Santa il dispositivo elettronico usato da Maurizio Crozza per rilevare colpe, peccati
ed omissioni, il “metal peccator”.
Forse perché sarebbe stata una
debacle e quasi nessuno avrebbe avuto l’indulgenza.
8 dicembre 2015 (Alfredo
Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento