In perfetta continuità col suo ispiratore modello di riferimento,
nonché predecessore Silvio da Arcore, Matteo, il puffo di Rignano, è atterrato
a Beirut per una visita istituzionale in Libano e ha raggiunto in elicottero la
sede il comando italiano.
Jeans e giacca mimetica: abbigliamento ovvio e consono all’evento.
A Cuba, di recente, era in maglietta e calzoncini per fare
footing. Ma Fidel non l'ha... (diciamo) gradito.
Perché ridete? Che c’è di strano?
E’ normale che quando uno va a visitare un ospedale, indossi il camice
bianco, in tribunale mette la toga, tra i frati in convento, saio, sandali e
cordone.
In una miniera, tuta e caschetto, allo stadio, la divisa da calciatore,
in un allevamento di bufale si traveste da cow boy e in Vaticano, come minimo,
la tunica rossa da cardinale o da chierichetto, con naturale nonchalance.
Sono quasi certo
che quando andrà a “La Sette”, si travestirà da Crozza! Per vincere il
confronto.
Dimenticavo, quando visiterà il prossimo Circo, ha promesso che vestirà, ovviamente, il costume da pagliaccio.
Dimenticavo, quando visiterà il prossimo Circo, ha promesso che vestirà, ovviamente, il costume da pagliaccio.
23 12.2015 (Alfredo
Laurano)
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