E' incredibile. Mi è capitato di leggere tantissimi commenti e
auguri a Sgarbi, da parte di illustri sconosciuti.
Frasi mistiche, sconvolgenti e di assoluta devozione,
dichiarazioni d'amore incondizionato e di convinta sottomissione, come capre
dichiarate e votate al sacrificio. Felici di essere "capre", di
essere umiliati e insultati da cotanto pastore intellettuale.
Siamo al masochismo artificiale, al culto della personalità,
agli adoratori inconsapevoli di un feticcio costruito ad arte nei laboratori
del consenso mediatico, al punto da attribuirgli il merito, la somma
intelligenza e l'incredibile intuizione di aver capito i sintomi del suo
malore, essersi fermato e diretto all'ospedale. Chi l'avrebbe fatto se non
l'incantatore di serpenti?
Se non mi credete, andate sulla sua pagina e scoprite cosa
voglia dire plagio e condizionamento indotto dai sistemi di comunicazione
globale.
D'altro canto, cos'altro
pretendiamo in questo nuovo mondo di valori ribaltati, dove si vende fumo,
chiacchiere e apparenza, dove la normalità assume una dimensione rara se non
eccezionale e la tracotanza diventa una virtù: Berlusconi è sempre stato
apprezzato (e invidiato) per tutte le mignotte che gestiva e manovrava, Renzi
per il suo arrogante bullismo da periferia, i mafiosi e camorristi rispettati e
ammirati per il dominio dell'illegalità e del potere, gli angeli del male per
saper sconfiggere la banalità del bene. Attrazioni fatali.
18 dicembre 2015 (Alfredo
Laurano)
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